Un paradiso di escursione... dalle Gole del Melfa passando da Purgatorio e Santopadre! (by Leonardix)


I titoli un poco più lunghi, stile Lina Wertmüller, non si possono usare e forse è meglio così, almeno qui sarò costretto alla sintesi... ma potendo il titolo sarebbe stato qualcosa tipo "Un paradiso di escursione... passando da Purgatorio e Santopadre!"

In effetti i nomi della frazione di Purgatorio e del centro abitato di Santopadre, località incontrate lungo il percorso, ci stavano veramente tutti, specialmente in occasione di un'escursione partita dal piazzale antistante il cimitero di Roccasecca (Fr) , non pensate?

Comunque, poche chiacchiere, le farò dopo, questa splendida escursione potrebbe commentarsi unicamente con la foto fatta con l'autoscatto a pochi km dal termine del percorso...

Potrebbe essere un manifesto pubblicitario sul piacere di andare in bipa, o sulla necessità assoluta di iscriversi a
Jobike... quattro bipe, quattro noti jobikers ci cui svelerò dopo le identità...
Le une e gli altri inequivocabilmente molto soddisfatti della giornata trascorsa!
Le une e gli altri per ora ancora celati dallo sfocato applicato a questa foto


Ma veniamo agli antefatti, dopo che con un noto Jobiker campano ce l'eravamo detto per scherzo più volte decidiamo di incontrarci all'esatta metà geografica fra le rispettive contee, due brevi calcoli e la zona è quella fra Cassino e Roccasecca, complice il periodo estivo e la disponibilità di due altri noti jobikers con base nel Lazio, concordiamo il giorno e mi azzardo a programmare una escursione in un territorio per me quasi completamente sconosciuto.

Dopo un caffè al "caffè bella vita" (che è quasi come dire "caffè vita idilliaca") Ci incontriamo con il Jobiker campano e sistemate le nostre elettrocavalcature siamo pronti per la partenza


Ci avviamo verso le "Gole del Melfa" che percorreremo su una bellissima strada chiusa al traffico veicolare detta "il Tracciolino"




Le bipe divorano i primi chilometri e gli occhi si saziano di mille bellezze... l'eremo dello Spirito Santo, sul versante opposto della vallata lo raggiungeremo la prossima primavera, quando quasi certamente torneremo qui con il fiume ricco d'acqua (e magari con mogli e qualche altro jobiker al seguito) per questa volta ci contentiamo di rimirarlo da lontano non potendo troppo allungare nè i tempi nè i km totali dell'escursione!



Da questa immagine si capisce meglio la posizione del'eremo. Letteralmente aggrappato alla montagna e costruito quasi a nascondere gli antichi spazi della vita quotidiana degli eremiti, scavati a mano nella nuda roccia al suo interno!





Il Melfa ha stranamente il tratto finale in secca...


...pur avendo il tratto a monte con una discreta portata per il periodo, probabilmente qualche inghiottitoio o qualche sistema di captazione assorbe l'acqua lungo il suo percorso...




Lungo la nostra strada fonti di freschissima acqua sorgiva




Gruppi di "gobbetti" in fuga... ci chiediamo in fuga da cosa... è tutto così bello qui!




sono belli i fiori, questa è cosa nota...



Ma sono belli anche gli insetti che si poggiano sui fiori, anche quando mi diverto a privarli dei loro colori...




Proseguiamo idilliacamente lungo il "Tracciolino"



Per arrivare infine a Casalvieri, dove terminano le belle Gole del Melfa (...e non fate battute sulla differenza di altezza fra me e il noto Jobiker campano, che è una battuta troppo facile... il mondo è bello perchè è vario! e poi lui sembra più alto perchè ha il casco in testa!)




Passiamo Casalvieri attraversando la frazione di "Purgatorio"






Lungo la strada si alternano il bosco ed i campi lavorati di terra rossa



Il percorso continua in costante salita, con qualche strappo ogni tanto... è quasi l'ora di pranzo e da lontano si sente qualche tuono, dobbiamo sbrigarci, la strada è ancora lunga!



Il noto jobiker campano scarica sui pedali della Raleigh un abbondante quintale di simpatia e sale ogni rilievo in scioltezza nonostante i soli tre rapporti del suo cambio... le nuvole si fanno più cupe.


Mentre percorriamo una strada di campagna che passa sul crinale delle alture fra Casalvieri ed Arpino, di tanto in tanto si scorge sulla destra questo splendido panorama, in fondo alla valle il Lago di Posta Fibreno, a chiusura i monti che danno verso il Parco Nazionale d'Abruzzo



D'un tratto ecco davanti a noi un miraggio, uno slargo, poche case, una splendida terrazza sulla vallata ed atmosfera genuina ...più desiderato di una malga pedalopianesca, abbiamo scovato un bel ristorante tipico in mezzo al nulla! Parcheggiamo immediatamente le bipe sotto un cielo molto minaccioso


La mole dell'oste è garanzia di qualità e quantità, caratteristiche tipiche della cucina ciociara



Alcuni assaggini per immagini del nostro "frugale" pasto











Nei piatti non abbiamo lasciato proprio nulla... gira voce che da queste parti se non fai così si offende il cuoco!




A questo punto il cielo cupo, qualche goccia che inizia a scendere e la piacevole sensazione di stordimento postprandiale ci costringono a rimanere un poco più del previsto seduti a tavola, impegnati a commentare quanto visto e ad immaginare quanto ancora ci aspetta....



Approfittando della "pausa pranzo", interrompo qui la prima parte del racconto, nel prossimo tratto tornerà il sole sul Ristorante di Colle lo Zoppo e vi accompagnerò con qualche altra foto nel secondo tratto dell'anello che abbiamo precorso fino ad Arpino, Santopadre e poi nuovamente fin giù nelle gole del Melfa...

Ciao a tutti, anche a nome degli altri noti jobikers (li avete già riconosciuti, vero?)... appena posso la seconda parte.

L.


IL TRACCIATO COMPLETO DELL'ESCURSIONE
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