Che SCOOP, per DIANA! (by Leonardix)

Certo, il titolo di questa nuova discussione è un poco altisonante... me ne scuso! (il "per Diana" lo capirete dopo )
Ma, dopo aver visto Iw6cpk in sella ad una haibike ed aver letto dipigi che scrive "La Riese & Mueller (bosch) mi piace decisamente tanto", uno fra i pochi tenutari con Bengi dell'ortodossia panasonica, mi sembrava essere rimasto PilotaDD...
E' per questo che quando l'ho visto salire in sella alla bobrocket, sono rimasto letteralmente stupito!

Ma andiamo per gradi, questa è già la fine del racconto, procederò quindi con un lungo flashback per spiegare in che modo si sia arrivati a questa atipica conclusione per una delle nostre ormai consuete e tranquille scorribande centritaliote del weekend!


Il tutto nasce come risposta positiva all'invito qui su jobike per un raduno a Genzano in occasione della "Settimana europea per la mobilità sostenibile"... ci organizziamo per una variante "alla Pilota/Leonardix" del tour dei due laghi, una classica dei Castelli Romani, appuntamento con Pilota (che la mobilità sostenibile non la predica solamente, ma la pratica anche!) alla stazione FS di Castel Gandolfo alle ore 9,00

Le nostre FS bloccano il treno a Ciampino, si prosegue in pullman e non c'è spazio per la bipa... per fortuna io pratico una mobilità sostenibile più pigra e, muovendomi in auto, vado a riprendere Pilota alla stazione di Ciampino, fra treni bloccati strade rifatte e navigatori non aggiornati, si inizia il giro con circa un'ora di ritardo!

Comunque si parte, e mentre qui sul forum comincio a leggere di felpe, di pile, mantelline e guanti ... in pantaloncini e maglietta del Lidl a maniche corte (io ancora ce l'ho, caro Rotolone!), scatto il primo fotogramma di questo flashback, che è una foto panoramica del Lago di Castel Gandolfo (o Lago Albano) vista dai margini del borgo in cui il Papa ha la sua residenza estiva... (sullo sfondo Monte Cavo, che è la "vetta" più alta dei Castelli, e che prima o poi vi tocca!)



Saltiamo causa impegni familiari un possibile appuntamento per un caffè con l'amico jobiker Lambair (che poco scrive e molto legge e che qui saluto )
Bello il bar, eh?

Pedaliamo per il lungolago, i lavori di messa in sicurezza di un tratto di strada impediscono il periplo del bacino, dicono che saranno conclusi per fine anno, verremo nel 2014 a controllare... nel frattempo notiamo con piacere di non essere i soli, ci molte famiglie in giro a pedali, bene!



Risaliamo il cratere (è un lago vulcanico) percorrendo la ripida salita che ci porterà su Via dei Laghi, da qui si gusta meglio la sponda più selvaggia del lago, alcuni panorami meritano di essere condivisi e fermarsi a metà salita con la scusa della foto non dispiace a me ne a Pilota .



Siamo ormai sul bordo dell'antichissimo cratere, Castel Gandolfo si rispecchia sulle placide acque del lago mentre la barca a trazione elettrica del Parco Regionale porta i primi visitatori della giornata a scoprire i tanti segreti del lago!




La Via dei Laghi nel suo primo tratto percorre il crinale ed offre i punti di osservazione più elevati, da qui oltre al lago si vede Roma sullo sfondo, se fate attenzione si distingue bene S.Pietro...



Come?
Non ci credete?
Ecco la Basilica Vaticana presa col massimo ingrandimento della compattina, scusate l'immagine scadente, ma è una prova "sia pur empirica"!




La via dei Laghi si allontana dal Lago Albano e si dirige verso quello di Nemi, la luce cambia a causa del bosco fitto e di alcune nuvole di passaggio, di passaggio come le molte auto che cominciano ad avvicinarsi ai molti ristoranti della zona ma noi proseguiamo incuranti!


Arriviamo a Nemi, già meta dei miei giretti degli ultimi mesi.
Fa ancora caldo, si sta bene, ma confrontando le immagini mi rendo conto che la luce estiva non c'è più, sigh...




Voglio scattare una foto memorabile, una inquadratura inconsueta ed originale del lago presa dal belvedere di Nemi, avranno pensato tutti la stessa cosa? Eppure mi sembrava una buona idea!



Originale o meno la foto è questa, sotto il lago di Nemi, sull'altro versante del cratere (anche questo è un lago vulcanico) l'abitato di Genzano!



Passiamo l'arco di Palazzo Ruspoli (quello con la torre cilindrica qualche foto sopra) e siamo di fronte al panorama dell'altra metà del lago...



Scenderemo da una bella stradina di campagna in gran parte lastricata a sampietrini, è nuova per entrambi in quanto è stata chiusa per anni a causa di alcune frane e solo recentemente riaperta.


Per chi conosce la zona, questo panorama del lago è sicuramente meno "solito"



Ora l'obiettivo è raggiungere i resti dell'antico Santuario di Diana Nemorense, più volte cercati e mai raggiunti durante i nostri precedenti passaggi in zona, questa deviazione su terreno poco praticabile ci consente di ottenere le giuste informazioni da un contadino del luogo, è quasi fatta!



La strada non è né segnalata né tantomeno agevole, forse proprio per questo è molto bella, la recinzione dell'area archeologica ha una porta aperta ed inizia così la nostra prima esplorazione dei resti di questo importante santuario dedicato alla Dea Diana, questo luogo è stato un luogo di culto fin dall'età del bronzo!
Il tempio era enorme, il muro di terrazzamento con le nicchie demicircolari che vediamo sulla destra, se così si può dire, era solo una piccola parte della recinzione del complesso!




L'area sacra era a sua volta delimitata da un enorme porticato di cui raggiungiamo la piccola parte dei resti già scavata dagli archeologi (il resto giace ancora sotto i nostri piedi!)



Questa foto rende meglio l'idea le dimensioni originali del tutto, immaginate questa foto con la parte mancante delle colonne tutte intonacate di rosso, era facile sentirsi formiche di fronte a tanta grandezza! (a dire il vero riesce facile anche oggi!)



Ma siamo ancora alla recinzione, al centro c'era il tempio vero e proprio! Cosa ne sarà rimasto? Incuriositi proseguiamo la pedalata campagnolo-archeologica e nel mezzo di un oliveto ecco...

L'area sacra, il tempio vero e proprio di questo santuario! La proporzione con le bipe sulla sinistra rende l'idea, ma non lo stupore nel trovarsi davanti a questi resti, ancora in fase di scavo!



Qui Pilota perdonami il "furto" ma per far capire la struttura del santuario la ricostruzione trovata da tua moglie ci vuole proprio, a te ed a lei i diritti!
Pensate che la foto sopra ritrae ciò che resta di quello che nella ricostruzione qui sotto pare solo un tempietto!
Le enormi colonne viste sopra, sono tracciate qui sotto a decine nel portico che circonda il tempio... ed il tutto conteneva anche un teatro, fontane ed altri edifici di servizio i cui resti ancora oggi riposano sotto la terra vulcanica! Doveva essere un bel vedere all'epoca!




Pilota ammira attonito e rapito la pista sterrato/sassosa, la vegetazione ed il lago, tutto "molto pittoresco"!


Tornati su strada scatto una foto al museo delle Navi Romane che sorge sulle sponde del lago, progettato negli anni '30 dall'arch.Morpurgo...
La storia di queste navi/palazzo galleggiante fatte costruire da Caligola sul lago è molto interessante e curiosa, se ne volete leggere qualcosa ecco un link ben fatto con foto e video: http://www.museonaviromane.it/le-navi-di-caligola






Proseguiamo inoltrandoci in una sterrata che dovrebbe correre intorno al lago, da qui Nemi si affaccia al suo balcone naturale...



Che pedalata idilliaca!



Quando Pilota si addentra nel fitto di un misto fra rovi ed ortiche, decido di prendere il comando, da qui in poi solo asfalto!



Saliamo verso Genzano, dove dovrebbe aver sede il "raduno" di mezzi elettrici, 3 dinghi del bikesharing di Albano passate come il futuro della mobilità sostenibile, le nostre due bipe e... la bobrocket di Bobzilla, una "bici elettrica" sui cui ci sono i pedali, ma su cui hanno dimenticato di montare la catena, vabbè, cose che possono capitare...



E così come si è aperto, si richiude questo lungo flashback castellano, con Pilota che, lasciati i megawatt della bobrocket scambia le sue opinioni con Bobzilla (che saluta per interposta persona) tentando di difendere con scarso successo le doti velocistiche del Panasonic 250W in configurazione con pignoni originali!


Ah, dimenticavo... chi sarà l'eroe mascherato con pancetta, maglietta del Lidl e baffi ed occhiali posticci in precario equilibrio sulla Bobrocket?




Un saluto e come sempre grazie a chi è arrivato in fondo a questo ennesimo lungo report racconto documentario!




L.
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