..il fascino del Vesuvio (By Bubunapoli)

Eccellente report del nuovo amico Bubunapoli che ci accompagna fino al cratere del Vesuvio con la sua fida BH (ed un poco di muscoli, visto che come verdemo non gli basterà la batteria). Grazie bubu per aver condiviso con noi un'altra bella esperienza!!!

Cari amici,
da sempre il Vesuvio ha suscitato in me una profonda intrigante curiosità, per quello che rappresenta oggi come vulcano silente e per i terribili guai che ha fatto in passato. E ogni qualvolta ho cambiato casa, quasi sempre la scelta è caduta (inconsciamente) su quelle da cui vedevo almeno uno spicchio di esso da una delle mie finestre.
Paura e rispetto, amore e odio, non saprei, dovrei chiedere ad un freudiano. Ad ogni modo rimane confermato il mio istinto di doverlo omaggiare, di tanto in tanto, con una delle mie gite fuori porta. Questa volta la passeggiata è un pò più impegnativa, con la bici mai mi sarei immaginato di doverlo fare, laddove pur essendo ben asfaltato il tragitto si sale a quota 1000. Non so esattamente da casa mia quanti km siano (alla fine sono 38), ma decido cautamente di partire senza la minima assistenza che manterrò per i primi 20 km, e HO FATTO BENE !!

questa è l'immagine da casa mia


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qui mi trovo poco dopo la zona della ferrovia, il Vesuvio è sempre più vicino (non ci fate caso alla foto di prima , era con lo zoom)



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all'incrocio della via panoramica di Ercolano con la strada che sale al cratere. Piccola annotazione, se vi capita di venire dalle ns parti non vi perdete gli scavi di Ercolano: sono magnifici



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la suggestiva chiesetta di S. Vito



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lungo il tragitto che conduce alla sommità si incontrano decine di opere artistiche, molte delle quali prodotte naturalmente su pietra lavica (dietro, adesso ci ha fatto caso, si intravede l'osservatorio astronomico)



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man mano che si sale il panorama è uno spettacolo: la costa sorrentina e Capri



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particolari per i turisti : il fiume di lava, e la fauna che si può incontrare



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una innumerevole serie di viuzze collaterali (meta di molti mountain bikers) si diramano di qua e di là. Non conoscendoli
non mi azzarderei mai a percorrerli senza compagnia di più esperti. Ma in futuro chissà..

Qui sotto il fiume di lava appena descritto



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qui siamo a quota 900, di fronte a me il Monte Somma. Le gambe cominciano a farmi male (sono esili e poco muscolose) ma a cento mt dal traguardo non mi tiro certo indietro. Il fiato, grazie alla pedalata assistita, regge ancora.




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finalmente !! a fondo scala. 1000 mt di altitudine, oltre non si può andare se non a piedi. A vederlo il cono fa un pò paura. Altro che Freud, l'ammetto: è il timore che possa risvegliarsi. 



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nelle foto ho accuratamente evitato di immortalare le centinaia e centinaia di turisti che affollavano il luogo. Non potete immaginare quanto il Vesuvio sia attraente per gli stranieri (soprattutto americani) che comprano di tutto (gadgets, cammei, souvenirs di qualsiasi tipo e molti si portano via una pietruzza lavica di soppiatto..). Questo è un curioso bus che fa la spola tra Pompei e il Vesuvio



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Un pò di calcoli prima di intraprendere la discesa: 38 km in 2 h e 20 min (non male davvero), con un dislivello di poco più di 900 mt da casa mia (che sta a 70-80 mt di altitudine). Sono partito senza assistenza del motore visto che almeno metà strada è in pianura (più o meno fino a Cercola). da lì con assistenza minima (modalità eco) fino al cratere. Arrivato in sommità la batteria era scarica, ma quanto ca@@o consuma in salita? mi e vi chiedo. E' vero che ha una capacità minima (324 wh), ma pensavo di poter osare di più. Per fortuna che il ritorno è quasi tutto in discesa, come bici muscolare nonostante sia pur sempre una mtb, scorre abbastanza bene. Riesco a mantenere 20-21 kmh in pianura, senza grossi patemi. Prima di fare ritorno scatto un'altra foto 



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e poi un'altra ancora su Napoli, i campi flegrei, Procida e Ischia




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dopo altre due ore di cammino RIGOROSAMENTE a motore spento (grazie alla batteria che mi ha fregato) riesco a immettermi sulla zona portuale che normalmente faccio per raggiungere la famosa via Caracciolo. Il 1° maggio evidentemente ha suscitato nella gente un' irresistibile voglia di buttarsi nelle strada, ad ogni costo, in ogni dove e in qualsiasi modo. Un traffico bloccato, anzi praticamente fermo e gente (ma quanta sfaccetta di gente sta a Napoli?) che rumoreggia, ride, strilla, confabula, spinge e sporca. Nella foto shock sotto osservate bene come trattano una rara pista ciclabile della nostra città. 



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finalmente fuori casa, devo dire stanchissimo (adesso capisco cosa significa spingere una bici anche sulla "insignificanti" salite, quando la batteria ti ha salutato da un pezzo), ma contento della mia bravata. Bello il Vesuvio, davvero, ma meglio a 38 km...pochi ma buoni.
Alla prossima, che già in anticipo vi preannuncio, sarà su sterrato. 
Bubu


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