Al Lago del Turano con Arcipelago, PilotaDD e Bedexx

Lungo report di una lunga escursione ricca di colpi di scena verso il Lago del Turano!


Sveglia presto come di consueto in questi casi, il "meteofinestradicasa" alle sette del mattino è questo.



Per me e Bedexx appuntamento alle 8,30 alla stazione di Colle Mattia, arrivo con 10 minuti di ritardo, infiliamo la bipa di Bedexx in macchina e partiamo

MA...

Sulla bretella autostradale che collega la Roma Napoli alla Roma L'Aquila, un tremendo sospetto, Bedexx pensa di aver dimenticato in terra il perno passante della sua ruota anteriore!

Breve verifica e sospetto confermato, dobbiamo tornare indietro fino a Colle Mattia e sperare di ritrovarlo, per fortuna eccolo!


Si riparte e dopo circa un'ora di viaggio eccoci a Pozzaglia Sabino, ridente borgo incastonato sul fianco di una delle tante alture di questa zona della provincia di Rieti


Saluti, caffè e subito in sella sulle splendide e poco trafficate strade della zona


Dopo un primo breve tratto asfaltato ci avviamo sulla sterrata, in alcuni tratti a monte troveremo ciottoli grossi che schizzano sotto le ruote, ma il fondo rimarrà pedalabile fino in cima



Sotto l'occhio vigile e mansueto di una mandria di bovini al pascolo ci fermiamo a fare qualche foto



Quando arriva il secondo inconveniente della giornata... Pilota ha lasciato lo zaino a Pozzaglia 

Tentiamo di contattare il bar, ma niente, non ha un telefono fisso, quindi decidiamo di dividerci lasciando pilota al recupero dello zaino e proseguendo noi verso il valico che ci divide dalla vallata del Lago del Turano.



Salutiamo Pilota e ci distacchiamo dalla mandria per percorrere una salita davvero molto bella



A tratti la salita è ripida ed il fondo sconnesso, ma la fatica è ripagata quando ci troviamo a pedalare costeggiando questo piccolo corso d'acqua che scende a valle fra mille cascatelle ed accompagna il nostro pedalare con il suo bellissimo suono!



Attenzione a non avvicinarsi troppo, perchè il panorama verso il ruscello è molto bello ma il fianco del monte è molto ripido!



Arriviamo quasi al valico, l'ambiente che ci circonda merita la fatica spesa.


D'un tratto il silenzio viene spezzato da chi cavalca due ruote molto più assistite delle nostre 


Eccoci al valico, a fondo valle il lago!


Rincuorati dalla notizia dello zaino di pilota ritrovato, sostiamo sul bel prato, improvvisando una merenda fuori programma, utile a riallineare i tempi con pilota, impegnato a raggiungerci al lago passando per la via asfaltata.
Ciambelline castellane al vino rosso e vino rosso frizzante di produzione propria 







Bello l'abitato di Castel di Tora visto da quassù, eh?

A pausa effettuata cominciamo la discesa, non conoscendo direttamente i sentieri ci fidiamo del gps e ci troviamo su una "ex" carrabile diventata ormai il letto in secca di un ruscello... pendenze elevate, terreno argilloso, buche e massi ci fanno proseguire spesso a piedi, quantomeno è discesa! 




Qualche vibrazione di troppo smuove la batteria di Arcipelago, per fortuna c'è Santa Fascetta!



Qualcuno fa l'eroe!




C'è anche il guado...



A fine discesa eccoci vicini alle limpide acque del lago!




In attesa di pilota un autoscatto 



Ricomposto dopo una breve attesa il gruppo, relax e picnic sulle sponde.










Lungo il ponte verso Castel di Tora per un buon caffè






Qui ho fatto poche foto.

Si riparte, l'andata era stata una variazione sterrata del percorso inizialmente ipotizzato, il ritorno, ulteriore variazione, ce lo troviamo davanti come un "muro" di salita inizialmente a fondo cementato, poi sempre più scassato fino ad arrivare ad essere una vera pietraia solcata profondamente dai segni dell'acqua...

L'orario è quello che ci avrebbe già dovuto vedere a casa o almeno sulla via del ritorno e l'andata, anche se in modo non tragico, è stata comunque faticosa.

In una delle prime soste per riprendere fiato discutiamo se sia il caso di proseguire con questa strada che nemmeno Heidi e Peter... la mappa ci dice che dovremo passare guadi e scavallare più di una altura in continuo saliscendi fino ad arrivare intorno ai 1000 m...

Decidiamo di vedere cosa c'è dopo il primo valico quando un signore del luogo, su una panda 4x4 ci fornisce qualche indicazione mettendoci nel contempo in guardia sul ciò che ci avrebbe aspettato.

Dopo poco meno di un'ora, occorsa per percorrere i primi tre Km ed arrivare al primo valico, di fronte ai nostri occhi si presenta una lunga e ripida discesa fino al corso d'acqua da guadare e poi una salita altrettanto ripida fino al secondo valico... 
non ho fatto foto, ma fidatevi... 
sono già le 18 passate e urlando l'un con l'altro per comunicare da un lato all'altro della valle, decidiamo di comune accordo di separarci da Pilota che nel frattempo si era portato avanti seguito da Arcipelago.

Mentre Pilota e Arcipelago, già ormai nel fondo della vallata oltre il guado, scelgono di affrontare il percorso di sopravvivenza, io e Bedexx, non senza preoccupazione per i due, nel bosco al tramonto e con scarsa copertura telefonica, riscendiamo seguendo la strada appena percorsa, torniamo al lago e, dopo una sosta al bar per reintegrare i liquidi persi con l'ammazzata postprandiale, ci rimettiamo in marcia sulla via asfaltata.







Una scritta lungo la strada ci dispensa pillole di filosofia!



Passato il lago una serie di tornanti in salita ci riporta a Pozzaglia



Bedexx contento di essere arrivato 



Alla fine pilota ed arcipelago sono arrivati a Pozzaglia una ventina di minuti prima di noi nonostante la nostra strada sia stata circa 4 volte più lunga della loro, ma è stata almeno 10 volte più sicura e 2 volte meno faticosa... (e se l'avessimo presa da subito ci avrebbe portati a casa quasi un paio di ore prima)

Per carità, mi sono stradivertito come sempre, ma forse una volta visto il dilatarsi dei tempi avremmo dovuto velocizzare il rientro. Uscire di casa alle otto del mattino e tornare alle nove e un quarto di sera per una pedalata di divertimento di inizio anno...



Considerazioni finali a parte, una bella giornata in posti incantevoli ed in compagnia di grandi amici, con svariati intoppi per fortuna risolti e conclusasi con un bel brindisi finale a colpi di lemonsoda!


Grazie ad Arcipelago, ottimo padron di casa ed a Pilota e Bedexx, ormai storici compagni di avventure, ma grazie anche ai lettori di questo report ed a chi vorrà commentarlo, a tutti un saluto ed alla prossima! 

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