Ponti, acquedotti, pedali e fascette!

Torno a scrivere un report di viaggio dopo un lungo lasso di tempo, e torno a scriverlo per una escursione che in realtà doveva essere solo un breve controllo dello stato di salute dei nostri muscoli e delle nostre bipa prima del previsto raduno di Orbetello e dintorni... invece guardate un poco che meraviglia!!!


Contatto bedexx nel pomeriggio del venerdì e sabato mattina il treno scarica intorno alle nove il suo carico motorizzato impulse2...




Rapidi saluti e partiamo subito, questa volta non verso i Castelli Romani, ma verso la vallata che unisce Colonna con la Campagna Romana Antica, in direzione di Gallicano nel Lazio, Zagarolo e Palestrina




La nostra strada taglia in modo ortogonale una serie di vallate parallele e, pur non presentando mai tratti troppo ripidi, è un continuo alternarsi di salite e di discese, oltrepassiamo l'autostrada Roma Napoli e proseguiamo ancora




Le vigne ormai vendemmiate accompagnano con i loro bei colori il nostro pedalare





I romani antichi, che qui erano di casa, per passare le vallate costruivano ponti e per spianare le salite, dove era possibile,
tagliavano con le loro strade la roccia, qui il tenero banco di tufo ha permesso loro di realizzare questa stupenda Tagliata che ribassa di oltre dieci metri il piano stradale 





In bipa nella strada romana della tagliata, con la strada moderna ancora più in basso




Inizia l'escursione vera e propria... il primo ponte che documentiamo è Ponte Amato, già visto più volte nei miei report, ma alla prima visita in assoluto per Bedexx
Il Ponte, che supera il Fosso Scalelle presso il XVIII miglio della Prenestina, è costituito da un'arco a tutto sesto realizzato in opus quadratum di tufo, largo m. 7 per un'altezza di 10, costituisce un bell'esempio di ingegneria stradale romana. Il suo nome deriva da AMATUS, Conte di Segni, che - nel Medioevo - ne curò il ripristino dopo l'abbandono dei secoli bui.




La limpida acqua del fosso scorre placidamente sotto il Ponte Amato




Lungo la strada ci fermiamo in un bel bar ristorante, su cui mi auguro di scrivere presto report di ben altro genere! 



Imbocchiamo il sentiero che, soprattutto per Bedexx (per chi non ricordasse, vedere qui), si rivela una piacevole sorpresa, è un tratto di una delle tante Francigene del Sud




Il sentiero, recentemente rifatto è molto comodo e si inoltra in una natura rigogliosissima e apparentemente intatta camminando parallelo con la rupe tufacea sulla destra ed il fosso sulla sinistra



D'un tratto la rupe è forata da una prima grotta parzialmente occultata dalla vegetazione, lasciamo le bipa e ci addentriamo in una breve esplorazione
In questo ambiente, di origine romana e riutilizzato più volte nei secoli, il crollo parziale della volta ne ha reso oggi difficoltoso l'accesso.




Il fascino dell'esplorazione... quante vite e quante storie si sono intrecciate passando da qui?



Assicuriamo i nostri destrieri ruotati a un albero e proseguiamo a piedi verso il fosso, Ponte Taulella ci aspetta!



Davanti ai nostri occhi il bosco delle fiabe con interi prati punteggiati di ciclamini



Bedexx attraversa il ponte... non sembra vero? la vegetazione lo mimetizza, ma osservate bene a dx ed a sx del piccolo sentiero, c'è il vuoto...



Decidiamo di calarci sul fondo della valle, dove scorre il fosso, per ammirare Ponte Taulella dal basso



Ponte Taulella faceva parte dell'acquedotto Anius Vetus ed è databile intorno al 272 A.C.



Bedexx nel fondovalle del Rio Secco che scorre sotto Ponte Taulella




Dettagli










Risaliamo verso il sentiero e dopo poche pedalate una nuova grotta, utilizzata fino a tempi recenti, ci svela i suoi misteri



Nella grotta inaspettato troviamo uno dei pozzi di areazione dell'antico acquedotto che la perfora da parte a parte



Breve giro in un edificio abbandonato, un vecchio mulino, antico ma utilizzato fino a tempi abbastanza recenti


Proseguiamo verso Ponte Pischero (o della moletta), prima visita anche per me... sarà una esperienza straordinaria!



Il ponte scavalca un vero e proprio orrido sotto cui passa il fosso di Caipoli, 17 metri sotto il piano stradale



Un gentilissimo contadino ci spiega come addentrarci nel fondo della forra, approfittiamo immediatamente delle sue indicazioni!






Resti del ponte più antico, a servizio dell'Anius Vetus










I commenti non servono e le foto non rendono, è un posto magico, di quelli che ti restano dentro...

Altri ponti ci aspetterebbero, ma il sentiero è parzialmente ostruito ed è già ora di pranzo... decidiamo di rientrare...




Alla bipa di Bedexx parte il pedale sinistro... impanatura mangiata, forse a causa di un inserimento errato del pedale stesso... tento la riparazione alla leonardix con le usuali fascette da elettricista...




Niente da fare, al termine della sterrata il pedale cede nuovamente, Bedexx rimane ad aspettarmi mentre io vado a casa, prendo la macchina e con un soccorso stradale davvero personalizzato lo riporto a casa... in premio troverò delle spettacolari fettuccine preparate per noi dalla Bedexx consorte, tutto è bene ciò che finisce bene, e qui proprio non abbiamo avuto veramente nulla per cui lamentarci! 


Alla prossima!

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