Con PilotaDD fra borghi, antichi ponti e campagne

Da tanto ho diradato la mia presenza "attiva" qui su Jobike, ma le cose per fortuna procedono bene e farsi un sano giretto coi vecchi amici è sempre davvero un piacere!



PilotaDD è fatto così, per farlo felice devi dargli dei vecchi o nuovi amici, un treno da prendere, qualche sterrato e qualcosa di antico, meglio ancora se misterioso e poco conosciuto... e oggi l'ho visto contento, vero Pilota?

Cominciamo quindi dal treno, appuntamento alla stazione di Zagarolo,bellissimo borgo a Sud Est di Roma.



Ecco l'impavido scendere dal regionale...


Purtroppo niente rampe ed ascensori in manutenzione, quindi...


PARTE 1 "ZAGAROLO"

Subito in sella verso il borgo di Zagarolo, ci fermiamo ad ammirare questa piccola chiesa rupestre che sembra quasi un resto etrusco


Ecco Zagarolo, allungata sullo sperone di pietra tufacea fra due valli strette e boscose


All'ingresso del paese, la fontana di Piazza Santa Maria, è una grande vasca in granito, con ogni probabilità proveniente dalla vicina villa romana di Cesare e Massenzio, presumibilmente gemella di quella, più nota, di Piazza Farnese a Roma, davanti all'omonimo palazzo, oggi Ambasciata di Francia.


Qui furono signori i Colonna, i Rospigliosi, i Pallavicini ed altri, il Palazzo nobiliare porta il nome dei Rospigliosi, all'interno sale affrescate, il museo del giocattolo e molte altre attività.


La facciata settecentesca della bella Chiesa di S..Pietro Apostolo si apre inaspettata fra i vicoli stretti del borgo


La lastra di marmo al centro della foto porta incise le misure di lunghezza utilizzate all'epoca a Zagarolo, in questa zona sorgeva il mercato...


La Bella Piazza del Comune, anche qui dobbiamo dir grazie ai Rospigliosi


Sempre nella piazza la Chiesa di San Lorenzo


Singolare il vicolo "BACIADONNE"... ovviamente in posizione un po' appartata...


Nella parte più bassa, in restauro, l'ingresso al borgo dalle mura che qui ne cingono il perimetro


Lasciamo alle nostre spalle la bella Zagarolo e ci incamminiamo per valli ricche di vegetazione, corsi d'acqua e resti romani... 






Immagine:





Lasciata Zagarolo prendiamo per una strada che si inerpica velocemente sul crinale di un colle, molto meno trafficata della strada di fondovalle... l'obiettivo è il "Tondo di Zagarolo", rovina romana che avevo visto unicamente in foto, piccolo anfiteatro o palestra per gladiatori, simile nella forma ellittica ad un micro-colosseo, o meglio ancora al vicino Ludus Magnus







Le foto non rendono però bene la bellezza e la particolarità di questo spazio sconosciuto ai più.

Proseguiamo passando davanti a casali di campagna fascinosi ed abbandonati



Fino a Ponte Amato (Pilota, qui le foto del ponte le avevi fatte tu...) dove ci incamminiamo per un tratto di basolato romano sulla strada che raggiungeva l'antica Praeneste, attulale Palestrina.





Da qui verso una stretta, disabitata e boscosa valle, sembra di essere tornati indietro nel tempo...

Le bacche rosse ci ricordano che nonostante la bellissima giornata è ancora inverno



Ma ecco il primo ponte romano, ci passava sopra un acquedotto, Ponte Taulella, del 272 a.C., leghiamo le bipa e scendiamo nella stretta valle...







Ci infiliamo in cavità artificiali che sono state utilizzate recentemente come rimessaggi agricoli, ma che nascono in epoca romana e dentro cui troviamo uno dei pozzi d'areazione dell'acquedotto...





Arriviamo a Ponte Pischero o della Moletta,dove l'idea era di scendere fino al livello del corso d'acqua sottostante... un nutrito numero di maremmani agguerriti e delle recinzioni spuntate recentemente ci fanno desistere... lo ammiriamo dall'alto, peccato!





Tentiamo di proseguire ma la vegetazione fitta e una recinzione ci consigliano di tornare indietro sulla straada percorsa all'andata.



I tempi per arrivare alla stazione si fanno stretti e mettiamo alla frusta il Bosch e l'Impulse2 delle nostre cavalcature ruotate, dopo un tratto di strada abbastanza trafficata costeggiamo la rupe di Zagarolo verso la stazione FFSS



Il tempo di fotografare la particolare galleria che fora la rupe nel suo punto più stretto e ognuno verso casa, con l'accordo non scritto di rivederci presto per un nuovo ed interessante giro in bipa!