I pendolari escono in bipa all'alba...

NOTA: questa è la prima parte di un percorso ancora da completare che mi vedrà presumibilmente a spasso per Roma con un noto jobiker per un paio d'ore e che (se ce la faccio ) potrebbe vedere il mio sospirato ingresso in un noto club che non nomino per scaramanzia (spero non quello dei millantatori di imprese bipistiche!)

Ore 5,30 del mattino: mi alzo dal letto e dico, ma perchè dopo il giretto notturno, non fare anche quello dell'alba?
il sole deve ancora sorgere da dietro i Monti Prenestini, un caffè, mi vesto e vado, alle 6,00 sono già in sella!


Dalla strada che conduce verso Frascati la metropoli si mostra ancora assonnata ed immersa nell'aria biancastra del mattino...


Oggi non lascerò un centesimo alla Società Autostrade, nemmeno all'UP (Unione Petrolifera Italiana)... passo sorridente davanti al casello!
Cavolo, di ciclista qui non ne vedo nessuno ma evidentemente siamo in tanti a preferire mezzi di trasporto alternativi al veicolo privato... leggete qui http://www.unionepetrolifera.it/get/274/1177/16%2007%202013%20Comunicato%20consumi%20petroliferi%20giugno.pdf


La piccola chiesetta del Carmelo a Fontana Candida (con facciata restaurata ma segni evidenti di inutilizzo) è circondata dalle vigne dell'omonima casa vinicola


Poco più avanti, quando sono all'entrata della tenuta della Casata Mergè il sole fa capolino con i suoi primi raggi dalle alture dei Monti Prenestini...


La discesa dalle alture castellane è quasi terminata, dove un tempo era aperta campagna oggi ci sono quartieri dormitorio costruiti in parte abusivamente, la politica di immigrazione tra le due guerre contribuì ad estendere queste borgate, diventare cittadino di Roma infatti era proibito per legge (abolita poi nel 1960) a meno di possedere un domicilio e/o un lavoro; quindi gli immigrati italiani, che solitamente non avevano né una casa né un lavoro, stanziavano ai limiti dei confini comunali... alcune vigne sono rimaste ancora oggi fra le case ed il traffico mattutino della Via Casilina...

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Il castello di Torrenova, straordinario complesso in quasi totale abbandono lungo la Via Casilina


La rinascimentale chiesa di S.Clemente, opera dell’architetto Giovanni Fontana, fratello del più noto Domenico - sorge a pochi metri dal castello ed è ancora di più in evidente stato di abbandono!

Poco più in la la moderna stazione della linea C della metropolitana da molti anni in via di costruzione, stride con le condizioni del castello, della chiesa e degli ultimi vecchi trenini della Roma-Fiuggi, riverniciati e adattati a coprire il tracciato che dalla stazione termini arriva fino alla zona detta "Giardinetti"
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Una fra le poche piste ciclabili della periferia di Roma, ad occhio in scarse condizioni di manutenzione, mi invoglia, ma allungherei troppo il giro, semmai al ritorno! La bici bianca è segno di una vita spezzata in questo punto, mentre usava la sua bicicletta...
Mi fermo un attimo, un pensiero a questo sconosciuto/a che condivideva la mia stessa passione e riparto, casco ben stretto, luci accese, e maglietta di uno sgargiante giallo fluo!

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Percorrendo la Casilina non si nota facilmente, ma dietro la Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros (con le omonime catacombe al di sotto!) c'è il Mausoleo di S.Elena, madre dell'Imperatore Costantino... da qui viene il preziosissimo sarcofago in porfido oggi custodito nei Musei Vaticani

Una curiosità, il popolare quartiere di "Tor Pignattara" in cui ci troviamo, deve il nome proprio al Mausoleo di S.Elena, infatti La struttura del tamburo superiore del mausoleo, in parte crollata, è costituita da calcestruzzo nel quale sono incorporate delle anfore (dette pignatte) che avevano lo scopo di alleggerire la costruzione. La fantasia popolare ha dapprima coniato il termine "torre delle pignatte" per indicare il monumento e la zona circostante; poi, con il tempo, il termine si è trasformato in "Torpignattara" o "Tor Pignattara", tutt'oggi in uso.

Dettaglio delle "pignatte" di "Tor Pignattara" (vedi sopra)


Per i patiti della fiction, un gruppo di villini costruiti come case per i ferrovieri negli anni 20, è uno dei set utilizzati nella fiction "i Cesaroni"

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A pochi metri gli acquedotti già visitati a più di 40 Km di distanza, giungono a Roma correndo i parallelo alla linea ferroviaria...

A Porta maggiore le condutture romane si sovrappongono, qui ne abbiamo ben tre (in alto a dx)

Porta Maggiore


La meno nota ed appariscente "Porta Tiburtina"
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In Via di Porta Labicana, un lungo tratto di Mura Aureliane è ancora ben conservato!


Qualcuno ha la fortuna di abitare all'interno delle Mura


Qualche Km ancora, sono le 7,30 e la bici è a Roma legata in un cortile ben sorvegliato, una rapida rimessa in condizioni di presentabilità ed eccomi qui, con poco più di 30 Km percorsi...


un saluto a chi è arrivato fin qui, a seguire... L.

 

 

In sintesi:

Km totali: ..................... 26,91
Tempo impiegato: .................. h 1:03
Media (dal gps): .................. 25,36 Km/h
(mi pare buona, considerati i tanti start & stop e la tranquilla bipona appesantita da lucchetti, cambio, caricabatterie, attrezzi essenziali ecc. ecc.)

Battito cardiaco: ................. Presente
Sudorazione: ...................... Modica, ma presente. (accuratamente disinnescata all'arrivo dai suoi effetti più nefasti!)

 

Dislivello accumulato nei tratti in salita: Ca 300 m
(il gps dice 486 ma alla partenza prima di calibrarsi per bene ha toppato il posizionamento e secondo lui sarei partito da metà collina anzichè dalla cima)

Dislivello accumulato nei tratti in discesa : Ca 500 m

Sensazione generale all'arrivo: soddisfatto e per nulla affaticato - buon umore complessivo...

 

LA SECONDA PARTE CON L'INGRESSO NEL CLUB DEI 100 E' QUI

 

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