Puntatina in Vaticano con la elettropieghevolina

Un poco per curiosità, un poco per l'attualità estrema della cosa, un poco per la forte astinenza da pedalata, un poco per rimettere piede (o meglio ruota) nell'area romana che condivido fra gli altri con Pilota (poi lui si espande a nord ed io a sud...) ieri, uscito dall'ufficio ad un orario decente e nonostante la giornata non ottima ed una attrezzatura fotografica di qualità scadente, mi sono avviato con la mia pieghevolina elettrica verso il centro, con l'obiettivo di passare il confine... quello con lo Stato della Città del Vaticano!

Si parte... che traffico!

Cerco di districarmi dal traffico e "taglio" da Villa Borghese, questo l'ingresso dal cosiddetto "parco dei daini"

Poche pedalate e sono nel "giardino segreto" della villa che fu della nobile famiglia Borghese e che oggi ospita un bellissimo museo
http://www.galleriaborghese.it/

Da qui raggiungo il Padiglione dell'Uccelliera di Villa Borghese, sormontato dai draghi dello stemma di famiglia

...di draghi ce ne sono ovunque...

Passo davanti allo Zoo... ehm, al "Bioparco" Qui le bizzarrie dell'architetto Armando Brasini hanno messo dei poco invitanti felini a sorvegliare l'ingresso

Un elefantone è la curiosa chiave di volta agli archi di ingresso laterali...

Proseguo costeggiando la parte della villa nota ai romani come la "valle dei cani"... indovinate come mai?

e mi immetto su una delle (poche) ciclabili romane, diretto verso il Lungotevere

Costeggio la Galleria Nazionale d'Arte Moderna http://www.gnam.beniculturali.it/

e la stupenda Villa Giulia, gioiello rinascimentale che oggi ospita il Museo Nazionale Etrusco http://www.villagiulia.beniculturali.it/

Arrivo finalmente al Tevere, ancora in piena... la ciclabile del tevere è sommersa fra i barconi e la sponda destra...

Nonostante la situazione di evidente rischio (tralasciando la salubrità) purtroppo ancora oggi sono in molti a vivere sulle sponde del fiume...

Proseguendo a cadenza da passeggiata mi sorprendo nell'udire degli elicotteri sopra di me... no, mi sbagliavo! Era solo una vecchia microbike intenta a sorpassarmi!

Passo il "Palazzaccio" sede oggi della Corte di Cassazione (lo avrete visto in molte fiction con qualche avvocato protagonista...)

Attraverso i giardini di Castel S.Angelo

Una bella area giochi, in primavera ci porterò la piccolina!

Una foto al "Passetto di Borgo", passaggio nelle mura che consentiva ai papi di rifugiarsi in segreto dentro Castel S.Angelo in caso di pericolo!
http://it.wikipedia.org/wiki/Passetto_di_Borgo

Sotto gli archi del passetto, altra composta e dignitosa miseria...

Ancora dieci metri ed è così...

...Ma non siamo nel centro storico e turistico della capitale d'Italia?

Qui più che altrove molteplici città si sovrappongono negli stessi spazi, il più delle volte ignorandosi reciprocamente...
Lo stesso luogo che per me e per molti come me è curiosità ,svago, turismo, cultura, per altri meno fortunati prende il nome e la funzione di casa...

Giro il manubrio, proprio come tanti girano il volto fingendo di non vedere... e proseguo costeggiando Ponte S.Angelo...

Percorro Via della Conciliazione fino in fondo, diretto a Piazza S.Pietro, mi accoglie una atmosfera particolare... tantissima gente, giornalisti e reporter da ogni parte del mondo che intervistano chiunque passi davanti ai loro microfoni... ecco una delle mega postazioni per i media internazionali!

I varchi per la piazza sono aperti, con la attenta sorveglianza delle forze dell'ordine, provo a chiedere a due carabinieri e mi fanno entrare con la mia bicina condotta a mano! Sono contento, qualche tempo fa era impossibile e per entrare in piazza in simili occasioni bisognava passare addirittura sotto i metal detector...
L'atmosfera è particolare, le immagini non possono renderla...

L'edizione straordinaria dell'Osservatore Romano tirata per l'elezione di Papa Francesco va a ruba, riesco ad accaparrarmene una delle ultime copie (pare sia già divenuta un oggetto per collezionisti...)

Mi faccio scattare una foto da due simpatici giapponesi (si è proprio rovesciato il mondo!)
Con la mia bicina al seguito in un simile luogo mi sento quasi l'ambasciatore di jobike - (scusate la privacy)

Mentre gironzolo beato per la piazza, i megaschermi si collegano in diretta con la Cappella Sistina, dove Papa Francesco è in procinto di officiare la sua prima messa da Vescovo di Roma... molti nella piazza si raccolgono davanti agli schermi stessi (made in Panasonic ) ...c'è una bella atmosfera, i volti della gente in piazza sembrano sereni e sorridenti!

Lascio a malincuore la piazza, si sta facendo tardi, passo davanti al portale barocco di S.Spirito in Sassia (Dove ancora oggi c'è l'ospedale di S.Spirito) e mi fermo a fotografare questa antica curiosità... c'entra poco con il resto del report, ma questa è la "Ruota degli Esposti" più antica d'Italia.


Vi riporto qui per chi avesse il tempo e la voglia di leggerla, una sua descrizione ben fatta reperita sul web:

"La tradizione vuole che la sua istituzione risalga agli ultimi anni del XII secolo, quando Papa Innocenzo III assistette alla "pesca" nel Tevere dei corpi di tre neonati annegati. Il Pontefice, inorridito da tale evento, stabilì che un apposito reparto dell'Ospedale di Santo Spirito fosse dedicato ai bambini abbandonati.
Il racconto del rinvenimento dei cadaveri dei neonati forse è immaginario, ma purtroppo abbastanza plausibile: era, infatti, una pratica assai diffusa, soprattutto fra le prostitute che andavano incontro ad una gravidanza indesiderata, quella di disfarsi dei figli appena nati gettandoli nel Tevere. Negli altri casi che non arrivavano a conclusioni così tragiche, il motivo principale dell'abbandono era l'estrema miseria, l'impossibilità per una famiglia già numerosa di sfamare una nuova bocca.
Ma come "disfarsi" dei propri figli senza arrivare ad ucciderli oppure abbandonarli in mani sicure rimanendo nell'anonimato?
La risposta la possiamo trovare in Borgo Santo Spirito: la "ruota degli esposti". anche se disattivata da più di un secolo è ancora lì, accanto al civico 2, portone dell'omonimo ospedale. Sulla cassetta per le offerte, incassata nel muro, è ancora visibile la scritta, pur se ormai consumata dal tempo: "Elemosine per li poveri proietti dell'hospidale".
La ruota era un meccanismo girevole di forma cilindrica, di solito costruito in legno, diviso in due parti chiuse per protezione da uno sportello: una verso l'interno ed un'altra verso l'esterno che, combaciando con una apertura su un muro, permetteva di collocare, senza essere visti dall'interno, gli esposti, i neonati abbandonati. Facendo girare la ruota, la parte con il bambino veniva immessa nell'interno dove, aperto lo sportello, si poteva prendere il neonato per dargli le prime cure.
Vicino alla ruota vi era una campanella, per avvertire che era stato depositato un neonato, ed anche una feritoia nel muro, una specie di buca delle lettere, dove mettere offerte per sostenere chi si prendeva cura degli esposti.
Per un'eventuale successivo riconoscimento da parte di chi l'aveva abbandonato, al fine di testarne la legittimità, venivano a volte inseriti nella ruota, assieme al neonato, monili od altri segni distintivi.
I piccoli venivano registrati come "filius matris ignotae", cioè "figlio di madre ignota" o, abbreviando, "filius m.ignotae", da cui…… "figlio di mig......" romanesco.
Gli esposti maschi, una volta adulti, venivano avviati al lavoro; le femmine invece se non riuscivano a sposarsi erano destinate a rimanere all'interno dell'ospedale dedicandosi al lavoro e alla preghiera; per trovar loro un marito si svolgevano ogni anno, in date stabilite, tre processioni alle quali intervenivano soprattutto i giovani dalle campagne intorno a Roma in cerca di moglie.
La ruota riceveva una media di mille bambini l'anno e salvò certamente molti neonati dalla morte, l'uso di questo sistema in Italia è stato abolito per legge nel 1923.


Oggi siamo tornati a realizzare le ruote degli esposti, in modo più sicuro e tecnologico, eccole qui:

nelle periferie di Roma
- http://www.policlinicocasilino.it/blu/abban.html
- http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/22/news/ruota_degli_esposti_in_farmacia-5045119/
così come a Milano
- http://www.mangiagalli.it/ita/cullaperlavita.htm
- http://arteesalute.blogosfere.it/2012/07/bimbo-abbandonato-a-milano-anonimato-e-tecnologia-nella-moderna-ruota-degli-esposti.html
...e vai a sapere in quante altre parti d'Italia...

Ma riprendiamo il viaggio:

Proseguo sul lungotevere passando a stento fra i pullman turistici ed i marciapiedi (qui davanti alla modernissima "teca" dell'ara pacis, dell'archistar americana Richard Meier http://www.arapacis.it/ )

Finalmente arrivo alla macchina, piego la bicina e me ne torno a casa soddisfatto... in questi giri non contano assolutamente nè i km percorsi nè le pendenze, è puro cicloturismo urbano, una semplice passeggiata! ...comunque il display dell'affidabilissimo (lo dico seriamente, è straordinario!) strumentino a filo da 5 Euro sulla bancarella, segnava 18,41 Km ed avevo ancora 3 tacche di batteria residue su 4 (ho utilizzato in gran parte del percorso l'assistenza media)

Un saluto a tutti e grazie per la pazienza nel leggere questi logorroici report... ma prima o poi troverò il dono della sintesi!