Mò basta co 'sti Castelli... cambio rotta... al ninfeo Bramantesco di Genazzano!

Per quanto si tratti di semplicissimi report di ciclopasseggiate, è sempre un opera di scrittura, di racconto, di comunicazione... e per non annoiare il lettore ogni tanto bisogna pur cambiare argomento...

...E' per questo che così come nei locali da ballo di un tempo si alternavano i brani più movimentati con i lenti o con altri generi musicali, questa volta ho direzionato le ruote della mia Kalkhoff Agattu XXL impulse verso la vallata che separa il massiccio vulcanico dei Castelli Romani, da quello, con caratteristiche geomorfologiche completamente diverse, dei Monti Prenestini.
Siamo sempre nella zona immediatamente a Sud Est di Roma, fra i 25 ed i 50 Km di distanza dal centro della Capitale.


Obiettivo del giro il borgo di Genazzano, gradevolissimo paese in provincia di Roma, luogo di nascita nel 1365 di Papa Martino V Colonna e dell'ancor più famoso (per la sua partecipazione alla disfida di Barletta e per ragioni cinematografiche) Giovanni Brancalone de Carlonibus, detto Brancaleone, che qui visse e morì.

Vista da casa, la zona in cui si trova Genazzano è approssimativamente quella alle spalle della seconda fila di monti nella foto che segue


L'avvio è incerto, il tempo è bello ma fa molto freddo, tuttavia, nonostante una certa titubanza e gli sguardi a dir poco stupiti della consorte, mi vesto e parto!

Mi avvio attraversando strade di campagna poco trafficate, ancora non riesco a scaldarmi ...girandomi verso casa la tentazione di invertire la rotta è presente... ma mi sembra di aver capito che Pilota ha le bipe in manutenzione e così mi decido!
...Qualcuno dovrà pur pubblicare una passeggiata laziale questa settimana? Febbraio si preannuncia piovoso, così vorrà dire che la prossima la farà lui, che nelle ultime uscite ha provato l'ebrezza del fango sui copertoni!!!

Resisto al freddo pungente e proseguo ...così pian piano il riscaldamento ha il suo effetto e, complice la buona combinazione di intimo termico e giubbotto antivento, pedalare riprende ad essere un piacere!

Passo davanti all'uscita di S.Cesareo dell'autostrada Roma Napoli (lo segnalo per chi volesse ripercorrere questo tragitto - può essere un buon punto di partenza, facilmente raggiungibile e con possibilità di parcheggiare agevolmente la propria auto)


Proseguo attraversando per un breve tratto la Via Casilina e puntando dritto in direzione dei centri abitati di Zagarolo e Palestrina... la strada passa al di sopra della linea ferroviaria Roma-Cassino (chi volesse arrivare qui in treno da Roma può caricare la bici su uno dei frequenti treni che fermano a Zagarolo)

La campagna in questa zona è abbastanza costruita, ma ci sono ancora molti tratti di natura incontaminata e sopravvivono alcune piccole e caratteristiche costruzioni in tufo che servivano un tempo da ricovero e da abitazione agli agricoltori della zona... oggi sono ancora utilizzate ma per la sola funzione di rimessa agricola.

Attraverso il territorio di Zagarolo, cittadina che un tempo fu sede di principato sotto i Colonna e sotto i Rospigliosi- Pallavicini... anche qui il centro storico sarebbe sicuramente meritevole di una visita, ma il tempo è contato e l'obiettivo Genazzano ancora distante!

Lungo la strada mi soffermo ad ammirare il verde dei prati illuminati da un sole che tenta con poco successo di scaldare la giornata

Infatti pochi metri dopo, queste cataste di legna ancora all'ombra, sono circondate dal terreno ghiacciato...

La vallata che ho attraversato fino ad ora è continuamente solcata dai letti di numerosi fossi e torrenti, che ne hanno reso il profilo altimetrico un continuo saliscendi che rende la pedalata più varia ed a suo modo divertente.

Quando arrivo al cartello segnaletico di Palestrina la vallata è finita, il percorso da qui in avanti diventa collinare.


Traffico anche a Palestrina? non ci posso credere!!!

Supero la coda grazie alla maggiore agilità delle mie due ruote e scopro l'origine dell'ingorgo: è carnevale e alcuni piccoli carri si dirigono verso il centro storico ad allietare qualche festa per i grandi e piccoli abitanti del comune prenestino!

Ecco una veduta dell'abitato di Palestrina, sulla vetta Castel San Pietro (..aspettami che in primavera tocca anche a te!) mentre in primo piano Palazzo Barberini, costruito sull'antico Santuario romano dedicato alla Fortuna Primigenia - più in basso il campanile della cattedrale ed il centro storico.

Lungo la strada il solito sepolcro romano, questa volta a pianta quadrata...

...la gradevole chiesetta costruita dove nel 274 dopo Cristo morì decapitato il 18 agosto, Sant'Agapito, divenuto in seguito il Santo Patrono di Palestrina.

Proseguo lungo la strada che porta verso Cave, la frazione di S.Bartolomeo si compone di poche semplici case lungo la strada...

Di qui passava la linea ferroviaria Roma-Fiuggi, dismessa come la sua recentemente percorsa cugina nella Tuscia... anche qui si incontrano alcune gallerie, ma non sono percorribili!

Il paesaggio è cambiato, stiamo risalendo le colline e i dintorni sono molto meno costruiti, il bosco ed il silenzio accompagnano le mie pedalate... eccomi arrivato a Cave.

Il borgo è ancora ben conservato, questa una visione d'insieme del centro antico

Mentre questo è il paesaggio alle spalle del borgo...

Mi soffermo ad ammirare questo originale ed evocativo monumento al mulo, qui come in molte altre parti d'Italia utilizzato fino ad epoche recenti per far ruotare le pesanti mole in pietra di mulini per farina e frantoi per olive.

Passo la parte "nuova" di Cave, dove lungo la strada sono ammirabili alcuni gradevoli edifici in stile liberty e, forzando l'andatura per il poco tempo a disposizione, dopo alcuni chilometri di salite e discese arrivo finalmente alle porte di Genazzano! Le montagne che vedo sullo sfondo sono innevate e trasmettono tutto il loro freddo nonostante il sole sia ormai alto sull'orizzonte!

Un tratto di qualche km in discesa mi fa pensare alla salita del ritorno, ma ecco davanti a me Genazzano, sormontata dall'antico e recentemente restaurato, castello Colonna!

Una foto con bipa davanti a Porta Romana, porta di accesso alle antiche mura del borgo...

Mi dirigo verso il ninfeo bramantesco, la vera e propria tappa finale di questa pedalata, infatti, poco fuori dalla cinta muraria, in una valletta appartata solcata da un piccolo ruscello, si possono visitare le membrature architettoniche del cosiddetto Ninfeo del Bramante.
La struttura, d’impianto rinascimentale, presenta un fronte aperto su una loggia e tre serliane che separano il podio rialzato ed una sala ottagona ad uso termale;
Il complesso è ornato di conchiglie, oculi e nicchie, ed esprime tematiche bramantesche dei primi anni del Cinquecento, un gioiello architettonico che fu concepito certamente come luogo di rappresentazioni teatrali e di pubbliche feste e che, per ragioni non del tutto chiare, non venne mai portato a termine...

Visti dalla strada sembrano i soliti ruderi romani...

Lascio la bipa lungo la scalinata che conduce al ninfeo

Ed ecco svelarsi pian piano la meraviglia!

Monto l'aggiuntivo grandangolare, ma qui avrei voluto il fisheye (e l'abilità) di iw6cpk...

Il posto merita sicuramente la pedalata fatta per raggiungerlo!

E' singolare (ma forse non tanto...) che nello stesso istante in cui a pochi km da me, centinaia di migliaia di persone sono uscite di casa (in macchina) per fare la passeggiata domenicale all'interno di anonimi centri commerciali, un posto come questo sia completamente deserto...

Vorrei rimanere qui a lungo, ma si sono fatte le 11,30 e per tornare a casa ci sono più di 25 Km di salite e discese...

Ancora qualche foto...

Uno sguardo al centro abitato dall'interno del ninfeo... e si riparte!

La batteria è come di consueto ancora semipiena, il tempo comincia però a stringere, metto l'assistenza al massimo e mi dirigo velocemente verso casa, unica sosta in un alimentari aperto lungo la strada per rimediare ad alcune dimenticanze nella spesa familiare del giorno prima... qui faccio caso alla temperatura, a mezzogiorno in punto +2 gradi centigradi!

Arrivo a casa soddisfatto e nonostante i più di 50 km di saliscendi, per nulla dolorante... pian piano le mie gambe e le mie ginocchia cominciano ad abituarsi a questo nuovo e divertente modo di trascorrere qualche ora in posti gradevoli mantenendosi in forma!

Per chi fosse interessato, questo il percorso seguito (indicato a partire dall'uscita autostradale di S.Cesareo)

...e questo il profilo altimetrico del tutto (come vedete assolutamente non impegnativo salvo alcuni piccoli strappetti, ma mai in piano...)

Alla fine avrò macinato 50Km e spicci, batteria ancora a tre tacche su 5 .

Scusate l'assoluta mancanza di sintesi e complimenti per la tenacia a chi mi ha seguito fin qui!

P.S.: per chi volesse approfondire ecco il link al sito della Proloco di Genazzano, che si apre con un filmatino ben fatto e che contiene al suo interno, molte informazioni ed immagini utili per chi volesse programmare una giornata da queste parti! www.prolocogenazzano.it

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