A Rocca di Papa in una fredda mattina di Gennaio..

Sabato scorso, dopo un paio di weekend passati al chiuso sotto la pioggia, finalmente le previsioni danno tempo freddo, ma bello!
Mi affaccio alla finestra che il sole si è svegliato da poco e si diverte a disegnare le sue lunghe ombre radenti sulla vallata e sulle alture intorno casa.

I contadini in questo periodo ammassano e bruciano nei campi la potatura delle olive... l'effetto ottico visto dall'alto è quello di un nebbione assolutamente insolito per queste zone...

Fa freddo, ma è deciso, si parte! Quindi mi vesto di tutto punto, caschetto, accessori vari e sono pronto
...eppure mi sembra proprio di aver dimenticato qualcosa!!!

...azz! la batteria! Torno a casa velocemente a prenderla e parto...
La solita via per Frascati mi fa da riscaldamento, incontro molti ciclisti fra cui un signore su bdc in carbonio con cui scambio quattro chiacchiere e che supero poco dopo alla prima salita... alla seconda salita (penso intorno al 7-10%) il tizio mi supera come se avesse almeno 500W a disposizione nelle gambe e nonostante metta l'assistenza al massimo e proceda intorno ai 28 Km/h riesco unicamente a rimanergli in scia, ma non a riprenderlo...
Ad un certo punto, dopo essermi complimentato fra me e me con l'eroico ciclista, ritorno alla mia andatura cicloturistica e, non trovando fiori, mi fermo a fotografare le coloratissime bacche di questa siepe che incontro lungo il percorso...

Passo Frascati e mi dirigo da qui in direzione di Grottaferrata, lungo la strada questo prato invernale accoglie nel suo letto verde un albero caduto

Il muschio appena illuminato dal sole tappezza i muri di confine delle proprietà, mi diverto a fotografarlo in macrofotografia (avevate mai visto il muschio così da vicino?)

Il "solito" sepolcro romano mi ricorda che la zona è abitata da qualche millennio, e che la via che percorro oggi passa esattamente dove 2000 anni fa già passava la Via Latina... Questa volta si tratta del sepolcro del console M. Metilio Regolo!

Passata Grottaferrata arrivo a Squarciarelli, da qui decido di salire verso Rocca di Papa, sormontata dalla vetta di Monte Cavo (molto conosciuto dai romani perchè costretti a puntare le antenne delle proprie tv in direzione dei ripetitori che proprio su questa altura si trovano...)
La strada è tutta in salita ed ha tratti in cui la pendenza è abbastanza impegnativa... almeno per me... qui, dopo circa 18 Km di percorso, inizia a lampeggiare il primo led, dovrei essere ancora all'80% di capacità della batteria...l'ultima volta sullo stesso percorso e con temperature più alte il led aveva iniziato a lampeggiare un paio di Km prima, evidentemente l'allenamento comincia a dare i suoi frutti! Me ne compiaccio fra me e me e proseguo lungo la salita.

Il bosco ormai spoglio che costeggia la strada ha tutti i colori dell'inverno nonostante il sole si sforzi di filtrare fra i rami nudi degli alberi.

La strada continua a salire tentando di seguire la pendenza naturale del colle, da qui alla sommità sono tutte curve e controcurve...

Il cartello annuncia l'inizio del centro abitato di Rocca di Papa, sono quasi arrivato, il paese è quello in fondo sul cucuzzolo!

Eccomi in Piazza! Rocca di Papa sembra un antico presepio con le case arroccate una addosso all'altra!
L'edificio giallino alla sommità del borgo sorge dove un tempo era il castello di proprietà vaticana che ancora oggi da il nome al paese, oggi al suo interno c'è un interessante museo di geofisica, ed è proprio in questo edificio che dal 1922 al 1935 si svolsero molti degli esperimenti scientifici sulle trasmissioni radiofoniche di Guglielmo Marconi.

Rocca di Papa è stata (ed in parte è tuttora) una località turistica che attraeva i visitatori del Grand Tour fra cui Johann Wolfgang von Goethe e Hans Christian Andersen come più recentemente i romani in gita "fuori porta".
La ferrovia dei Castelli, ormai in disuso, si fermava a valle del paese e da qui si arrivava in piazza con il primo impianto funicolare a contrappeso d'acqua per Rocca di Papa... questa era la stazione di arrivo, oggi in stato di abbandono

Per me la funicolare non è stata necessaria, a portarmi fin qui ci hanno pensato le mie gambe ...e l'aiutino gentilmente fornito dalla bipa!

I panorami da quassù sono meritevoli, qui è inquadrato il versante dei Castelli Romani Nord e, nella vallata, si scorge la città di Roma

Proseguo lasciandomi il cento abitato alle spalle e pedalando ancora una volta in salita (qui la pendenza è enfatizzata dall'aggiuntivo grandangolare, ma c'era) ...la batteria è ancora al primo led lampeggiante.

Lasciando il paese, prima di entrare nuovamente nel bosco, si aprono alcuni bei panorami verso il Lago di Castel Gandolfo, che qui si domina dall'alto (peccato per le antenne...)

Fatto qualche chilometro la strada si ricongiunge alla Via dei Laghi, che percorro per un tratto in direzione opposta alla capitale.

Lascio la Via dei Laghi dirigendomi nuovamente verso casa attraverso i Pratoni del Vivaro, già documentati in un recente report http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=16289
Nonostante sia passato solamente poco più di un mese i colori sono completamente diversi...

C'è un bel sole, ma non riesce a scaldare come dovrebbe, i tratti al confine fra il bosco ed i prati sono eloquenti nonostante sia ormai quasi mezzogiorno.

Scatto qualche foto a questo singolare fenomeno, il mio piede destro comincia a sentirsi come quell'erbetta all'ombra nella foto (chissà perchè mi si ghiaccia sempre prima il piede destro... questioni di circolazione?)

L'ultima foto al prato ghiacciato e ritorno rapidamente verso casa risalendo prima verso Rocca Priora e da qui percorrendo la ormai nota via della "Montagna Spaccata" ed il bosco delle "Faeta" già documentati in precedenti report.

Di seguito il percorso effettuato, poco più di 45 Km misurati con lo strumentino della bipa, altimetria variabile con ripetute salite e discese comprese fra un minimo di 220 m ed un massimo di 800 m circa toccati dopo Rocca di Papa (Km 18 circa) e 700 m riaffrontati nuovamente al "valico" della Montagna spaccata (Km 37 circa).

Mi sono dilungato, grazie per la pazienza a chi l'ha avuta per arrivare fin qui!

 

contentmap_plugin
made with love from Joomla.it - No Festival