Ecco a voi il Conero (by Iw6cpk)

Con tutti gli stupendi e suggestivi luoghi di montagna postati recentemente dagli amici jobiker nord italioti ho pensato di seguire l'esempio e di postare le immagini della mia zona che però hanno come soggetto non i monti bensì il mare, la costa e le spiagge, visto che ho la fortuna di vivere a due passi dalla riviera del Conero.


Ho raccolto una serie di foto, alcune meno recenti e qualcuna già postata su Jobike, altre le ho scattate con più uscite e rigorosamente in bipa durante questa estate, così da realizzare un tour virtuale. Ma la protagonista di questo repot non è la mia bipa, bensi la mia terra.

Divido il tour in tre zone : costa a NORD di Ancona, costa di Ancona, Costa a SUD di Ancona (riviera del Conero).

Anche se non vi va di leggere tutto il resoconto, spero appreziate lostesso la bellezza dei luoghi.

 


NORD DI ANCONA


La costa a Nord di Ancona, nonostante a mio avviso non abbia nulla di interessante a livello naturalistico,è particolarmente rinomata e frequentata nel periodo estivo soprattutto se ci spingiamo verso Senigallia, per le sue spiagge di velluto (sabbia molto fine e compatta) e fondali poco profondi, attrezzate con bar, alberghi, ristoranti, disco-pub, campi da beach volley, perfetta per una vacanza al mare con tutte le comodità.

La costa è ampia e pianeggiante, facilmente raggiungibile e praticabile da qualsiasi punto.
Sotto, una immagine primaverile con le le spiaggie quasi deserte, perfetta per una passeggiata in bipa sulla sabbia dura e compatta.


Sotto la spiaggia di velluto spazzata da un forte vento invernale.


Non mi dilungo oltre perchè, come già accennato, questa zona non è dal mio personale punto di vista particolarmente interessante.


ZONA DI ANCONA


Ancona possiede da sempre un porto industriale e da qualche anno uno turistico. Il molo turistico è ottimo per passeggiate "sopra il mare" ammirando i pennoni delle innumerevoli imbarcazioni "parcheggiate".



Sopra uno scorcio del porto turistico in inverno





Sopra i pennoni delle imbarcazioni "parcheggiate"



Subito alle spalle del porto, la pianura lascia il passo alle colline. La città si éleva mano mano che si procede e così anche la cattedrale di Ancona (il Duomo) si erge maestosa sopra il porto, mentre alle sue spalle la collina ricade a picco verso il mare.

La spiaggia in questo punto è deserta tutto l'anno a causa della quasi impossibilità di essere raggiunta a piedi se non dopo lunghe camminate tra sassi e rocce e per la presenza del vicino porto industriale. La vista del faro ottocentesco che guarda verso il mare ci accompagna nelle piacevoli passeggiate nel verde di questi luoghi e con la vista della città dietro di noi. FOTO SOTTO

La prima zona utile per scendere verso il mare e raggiungere la spiaggia per gustarsi un bagno rinfrescante è attraverso IL PASSETTO di Ancona, uno dei luoghi più belli e romantci della città. Il passetto è un balcone a 50 metri s.l.m. che guarda in direzione della ex-Jugosavia, all'ombra del monumento ai caduti della prima guerra mondiale (FOTO SOTTO).



Sotto il monumento dei caduti da una insolita prospettiva


Grazie a delle grandi scalinate bianche (FOTO SOTTO) si può scendere in spiaggia


oppure si può usare un comodo ascensore (dove io non esito a caricare la mia bipa per portarmela pure al mare a prendere la tintarella )


L'ascensore da alcuni anni è stato ingabbiato e sprangato come fosse la prigione di Alcatraz. Questo per impedire che la gente lo usasse come trampolino di lancio per buttarsi di sotto, e non per tuffarsi in acqua, ma per suicidarsi. Molti anni fa era il luogo preferito dei suicidi e ogni tanto qualcuno si buttava per farla finita. Mi ricordo che le chiazze di sangue sottostanti l'ascensore erano macabramente visibili per molto tempo quando accadeva.




La spiaggia del Passetto è molto particolare. Ci sono rocce calcaree bianche che affiorano dall'acqua e si prolungano come speroni naturali per decine di metri, sia sopra che sotto il pelo dell'acqua.
E' possibile prendere la tintarella sdraiandocisi sopra anche se non è proprio comodissimo.



La flora e la fauna marina che vive a ridosso della roccia calcarea sotto il mare è molto ricca di alghe, ortiche di mare, pomodori di mare, granchi, ricci di mare, bombarelli (lumache di mare) e soprattutto di MOSCIOLI (= cozze). Non molto adatta per fare il bagno senza scarpette da mare.



Inoltre la mano dell'uomo alla fine dell'ottocento ha scavato delle grotte sulle pareti calcaree usandole come rimessa per le imbarcazioni. Sono tutt'ora perfettamente tenute e utilizzazzate dai loro proprietari che possono trovare frescura e riposo nelle calde estati.
Spiaggia molto affollata dagli anconetani e poco dai turisti.


La conformazione delle rocce calcaree a volte è molto singolare. Quella palla di roccia della foto in basso è la "sèggiola del Papa".

Non lontano da qui si trova la grotta azzurra, un tratto di spiaggia rocciosa dove i ragazzini si divertono a tuffarsi davanti all'imboccatura di una grotta naturale.
E' molto pericoloso perchè l'imboccatura non è molto grande e se si sbaglia si può finire sugli scogli. Da piccolo lo facevo anch'io ma non da quella altezza!!!






Purtroppo la conformazione impervia della costa non permette di proseguire a piedi lungo la riviera per arrivare al Cònero: la spiaggia oltre il Passetto diventa impraticabile (a meno di non volersi mettere a nuotare). Perciò bisogna risalire verso la città e ridiscendere da un altro punto più a sud.


La costa immediatamente a sud del Passetto è molto poco frequentata, per non dire quasi deserta. E' un tratto di costa nascosta dalla fitta vegetazione, poco conosciuta anche dagli stessi anconetani perchè difficile da raggiungere. Per scendere bisogna sciropparsi un dislivello di 150m e non ci sono scale o ascensori, per cui sono in pochi ad avventurarsi. Anche per me è una zona assolutamente sconosciuta e così, a 40 anni, decido che prima di andare in pensione devo scendere per vedere. Qui comincia la Riviera del Conero.




Gli stradelli (stradello= sentiero in anconetano) che scendono verso il mare in realtà ce ne sono in più punti, però alcuni sono stati chiusi, altri sono nascosti, altri sono vietati per pericolo frane. Tuttavia continuano ad esistere e non vengono inghiottiti dalla vegetazione perché conducono verso qualche grotta ancora in uso.
VEDERE FOTO SOTTO

Anche in questo caso la costa non permette di proseguire lungo il litorale per raggiungere le spiaggie contigue, perciò devo risalire e scendere in un punto più a sud per fotografare un tratto di costa molto particolare: lo scoglio del Trave.

Il motivo per cui si chiama "trave" è facilmente indovinabile dalla foto in basso. Si tratta di uno sperone di roccia che affiora dall'acqua e si protrae verso il largo fino a sparire sul fondale. E' un molo naturale più unico che raro. Sotto il pelo dell'acqua sono aggrappati sulla superficie della roccia: moscioli, lampade di mare, lumache di mare, cavallucci marini, granchi, alghe, ortiche di mare, ricci, e un'infinità di pesci che si possono ammirare con una maschera da sub. E' perfetto per lo sonrkeling.



Lo stradello che scende verso lo scoglio del Trave non esiste più da anni, inghiottito da una frana e al momento la spiaggia in questo punto è quasi irraggiungibile.


La spiaggia contigua è la splendida spiaggia di Mezzavalle, una piccola perla di spiaggia di arena sabbiosa incastonata in un continum di spiagge roccciose e calacaree (FOTO SOTTO)




Nella foto in alto la spiaggia di Mezzavalle dove si intravede anche lo scoglio del Trave.

La spiaggia di Mezzavalle,nonostante lo stradello ripidissimo da percorrere per raggiungerla, è una spiaggia molto frequentata per la sua bellezza. Nononstante le rocce e i sassi siano una costante di tutta la riviera del conero, la spiaggia di Mezzavale si differenzia per una sottile striscia di arena sabbiosa e fondale sabbioso non particolarmente ricco di flora marina, ma molto adatta ai bambini e a chi piace fare il bagno a piedi nudi in riva al mare.

Siamo arrivati finalmente nel cuore della riviera del Conero (FOTO IN BASSO), alla bellissima Baia di Portonovo, quasi completamente ricoperta da vegetazione tipica della macchia mediterranea che arriva sino a contatto col mare, spiagge impervie e sassose, sassi bianchissimi, linea di costa sinuosa, presenza di laghi salmastri naturali riserva faunistica incredibile, fortino napoleonico ristrutturato come ristorante rinomatissimo, Torre Clementina, ecc... tutto all'ombra della massiccia presenza del Monte Conero che svetta a più di 500 metri sopra le nostre teste.






SOPRA UNO DEI LAGHI SALMASTRI DI PORTONOVO



NELLA FOTO SOPRA SOPRA una visione di insieme dei Portonovo (in basso), Mezzavalle (al centro) e il Trave (in alto)

Essendo una zona facilmente raggiungibile con la macchina o con l'autobus, in estate la baia esplode di gente. Per passeggiare lungo la spiaggia bisogna letteralmente volare.



Ma basta spostarsi poche decine di metri più a sud che i sassi diventano grandi come uova di pasqua (in qualche caso come uova di dinosauro), scomodissime per sdraiarsi e prendere il sole e così improvvisamente la densità di bagnanti crolla vertcalmente.


E' la mia spiaggia preferita. Rocce e massi sott'acqua staccatisi dalla montagna invasi da cozze, alghe, molluschi, ricci di mare e pesci a volontà che ti nuotano intorno appena muovi qualche sasso nel fondale. Poco adatta a chi vuole fare il bagno senza scarpette da mare per la presenza di sassi e rocce ma perfetto per lo snorkeling e la pesca dei moscioli che ho fatto per molti anni in gioventu. In lontananza si vede lo scoglio della vela che si svetta sopra il pelo del mare.FOTO IN ALTO

Molti decenni fa un peschereccio per errore siè spinto sino a questa baia. Si è incagliato ed è affondato. Ancora oggi è possibile riconoscere il relitto sott'acqua. Mi sono armato della fotocamera subaquea più schifosa mai prodotta nella storia e sono andato a fotografarne qualche dettaglio:







Si riconasce la carcassa e anche la prua (o la poppa, non saprei).
Frotte di pesci curiosi che sperano che smuova qualche cozza o qualche alga per fargli trovare da mangiare.
Mentre scatto vedo una busta di plastica bianca che si dirige verso di me spinta dalle correnti. FOTO IN BASSO
Quando è più vicina mi accorgo che non è una busta di plastica ma una specie di medusa gigante che si interessa al movimento causato dallo sprovveduto fotografo intorno al relitto. In quel caso le lascio il campo libero e me ne torno a riva per non essere fulminato.
SOTTO LA MEDUSA ASSASSINA

Il tour non è finito. Devo spingermi ancora più a sud proprio sotto le pendici scoscese e quasi irraggiungibili alla base del Cònero per fotografare forse la spiaggia più bella e più nascosta in assoluto. La spiaggia dello scoglio delle Due Sorelle. Il motivo perchè si chiama "delle Due Sorelle" si dovrebbe capire da questa immagine:



E' impossibile raggiungerle percorrendo la costa a meno di non volersela fare a nuoto (a dire il vero in questo caso ne varrebbe la pena). In alternativa si prende un stradello molto scosceso (qualcuno addirittura ha perso la vita nel percorrerlo) che scende dal monte. In estate la spiaggia è stracolma di turisti per un solo motivo: hanno messo un traghetto che fa la spola partendo dal vicino porto di Numana.

SOTTO, LA SPIAGGIA A RIDOSSO DELLA MONTAGNA CON GLI SCOGLI DELLE DUE SORELLE SULLA DESTRA



Ho fatto un esperimento provando a fotografare da una rupe quasi a picco sulla spiaggia delle due sorelle DI NOTTE e AL CHIARO DI LUNA



La foto sopra l'ho scattata da 350 m s.l.m. da una rupe che si affaccia dal Monte Conero quasi a picco sul mare, sulla spiaggia delle Due Sorelle illuminata dalla luna. Anche se può sembrare giorno in realtà è buio pesto.
Ecco un'altra immagine SOTTO per una visone di insieme dove si vede la luna che sta sorgendo.



E questa è la spiaggia di giorno FOTO SOTTO







Procedendo più a SUD si finisce nel comprensorio di Sirolo e Numana. Il monte lentamente lascia lo spazio di nuovo alla pianura e alla sabbia/ghiaia, ai bar, agli alberghi, ai ristoranti, ai campi di beach volley, agli ombrelloni, al cemento, ....

 

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