Vecchia ferrovia Spoleto Norcia (by iw6cpk)

Ultimamente mi sono ritrovato spesso a spulciare tra i vari percorsi da MTB segnati nelle mappe delle Marche e dell'Umbria, in attesa che arrivi la nuova bici, e mi sono imbattuto in un percorso affascinante quanto singolare: si tratta della vecchia Ferrovia ormai dismessa dal 1968(hanno tolto binari e tralicci) che collegava Spoleto a Norcia. La particolarità è che questo tracciato ferroviario ha caratteristiche da ferrovia alpina, con gallerie elicoidali e viadotti, quindi estremamente suggestiva. Ho pensato che anche con una city bike fosse praticabile e sono partito alla volta di Spoleto col treno Ancona-Roma.


La ferrovia in questione parte da Spoleto, a 300 metri slm, ma leggendo su internet ho visto che alcuni tratti iniziali sono chiusi perche attraversano proprietà private. Quindi i primi 10 Km circa li ho fatti su strada statale per raggiungere il punto dove inserirmi. La ferrovia sale fino a 650 metri slm e poi ridiscende dalla parte opposta della montagna attraveso gallerie e viadotti.
Di seguito metto uno screenshot della traccia del mio gps, giusto per darvi una panoramica del giro (che è di circa 40 km(20 all'andata 20 al ritorno)su un dislivello totale complessivo di 800 metri)

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Dallo screenshoot non si vede la parte discendente del percorso con le varie gallerie. Vi metto un altro screenshot per farvi vedere la parte secondo me piu interessante del tracciato sulla mappa:

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Avevo una sola batteria e quindi ero molto preoccupato...così il tratto all'andata l'ho fatto tutto ad assistenza minima, e non è stata proprio una passeggieata.
Dopo 8 km ecco che incontro la ferrovia passarmi sopra la testa : è quel viadotto della foto in basso:

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Da qui si può lasciare la strada asfaltata per prendere una piccola strada bianca immersa nel verde: è la sede della ferrovia!!


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qui si pedala bene anche con la minima, perche la pendenza è molto modesta e il fondo è sterrato leggero, abbastanza pulito.


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A dire il vero ero preoccupato per la prima galleria che mi attendeva: la galleria di Caprareccia. Si tratta di una galleria che mi avrebbe permesso di risparmiami di superare un ulteriore dislivello di altitudine, attraversando la montagna, ma si trattava di ben 2 chilomtri totalmente immersi nel buio e non sapevo cosa aspettarmi.
Ecco che vedo l'imbocco del tunnel...e fortunatamente il cancello non è chiuso....


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2 km sono tanti...e farli da solo non era il massimo, ma comunque mi sono armato di coraggio e sono andato...

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Poco dopo essere entrato il fondo della sede comincia a cambiare, e si riempie di sassi, ma tanti sassi e di svariate dimensioni, ma diciamo che si vede chiaramente che sono i classici sassi delle sedi ferroviarie.
Il tunnel è freddo e silenziosissimo, a parte le gocce d'acqua che si sentono cadere. La luce della proconnet è sufficiente, ma se ci volente andare PORTATIEVI UNA TORCIA DI SCORTA, e magari mettetene una secondaria al vostro casco perché è veramente buio.
La foto sotto l'ho fatta col flash e poterte notare che in lontananza non si vede la fine del tunnel!

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Metteteci anche che mi sono fermato piu volte per procedere a piedi preoccupato com'ero di spaccare i copertoni della proconnct!!! Assolutamente da non tentare con citybike o comunque senza ammortizzazione e con le ruotine fine fine come la mia bici

Alla fine comincio a vedere la lucina in fondo al tunnel ma la voglia di uscire era più che altro per ritrovare un fondo piu praticabile con la mia bici.
La foto sotto è fatta all'uscita ma guardando indietro

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Ecco la luce!!!
Da qui in poi si comincia dolcemente a scendere passando tra rocce, ponti e viadotti e gallerie elicoidali


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La cosa tragica, però, è che il fondo per brevi tratti migliora ma complessivamente va peggiorando e vi giuro che ero sicuro che prima o poi avrei squarciato i copertoni....i sassi partivano come proiettili al mio passaggio nonostante scendessi a velocità modesta.
E in certi punti, nonostante fossi in discesa, dovevo pedalare per procedere.


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Ecco l'imbocco di un altra galleria. Ce n'erano diverse ma fortunatamente tutte di breve lunghezza

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Di questi casolari ne ho visti diversi lungo il percorso:

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E alla fine SORPRESAAAA!!!! l' ultima galleria è chiusa prima di suicidarmi decido di provare la single track sulla destra e aggiro facilmente l'ostacolo. A questo punto sono arrivato a destinazione, cioè a Sant'Anatolia di Narco e Castel S. Felice, e sono di nuovo a 300 metri circa s.l.m. e con un led al manubrio che mi si è spento (quindi sono con 2 led su 3). Breve sosta per un panino al sacco

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In origine avevo programmato di rifare lo stesso percorso dell'andata, ma viste le difficoltà ho ripiegato per la strada normale, risalendo fino a 730 metri s.l.m. per Forca di Cerro.


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Metto la media assistenza perché sono stanco ma già dopo 5 km mi parte un altro led...e non sono nemmeno a 500 metri di altitudine.
Passo così alla minima ed è una bella sfacchinata. Metteteci anche una fretta matta per il treno di rientro che mi aspettava da lì a un'ora circa a Spoleto...potete immaginare come pistavo sui pedali.
Quando sono in cima al passo mi va in lampeggio l'ultimo led al manubrio ed ancora avevo 10 km davanti, ma grazie al cielo da li in poi era tutta discesa.
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Sono venuto giù come un razzo e sono arrivato alla stazione giusto 10 minuti oprima che arrivasse il treno e con la batteria quasi defunta.
Mi sono anche perso il sensore di pedalata su quelle montagne
Ma era un'esperienza che dovevo assolutamente fare!!!

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Link al report originale su Jobike!

 

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