Pedalate Romane in un pomeriggio di inizio inverno

Ieri qui a Roma faceva freddo, tre gradi alle 7,30 del mattino sono pochi in valore assoluto, ma per una città a clima temperato come la capitale, lo sono doppiamente… ciononostante, come tutte le mattine senza minacce di pioggia, arrivo con la consorte a lavoro, lascio la matiz nel parcheggio del suo ufficio e mi dirigo verso il mio luogo di lavoro con la piccola elettropieghevole Tag Egolite.

E’ una mattina fredda, ma il cielo è terso, il sole ancora non scalda ma sono ben bardato e decido di allungare la strada, è presto e se arrivo alle otto sono ancora perfettamente in orario… quindi pedalo nei dintorni dell’ufficio, respiro l’aria indaffarata e chiassosa di un mercatino rionale all’apertura e, dopo circa 5 km percorsi sono a lavoro, infilo la Tag nell’ascensore (qui non occorre nemmeno piegarla!) scherzando col portiere che ogni giorno mi chiede i tempi sul giro! (ormai in ufficio mi chiamano Bartali… e sotto sotto penso siano tentati in più d’uno da questa scelta di mobilità “alternativa”).

La "bipetta" in ascensore

Le prime incombenze della mattina e poi un attimo per vedere le novità su Jobike… leggo avidamente e con ammirazione l’ultimo report di Usignolo in esperienze ...e l’idea di una escursione urbana dopo il lavoro prende velocemente piede nella mia mente! Oltretutto sarei dovuto rimanere a Roma fino a sera per una partita a calcetto con gli amici, quindi avrei avuto parecchio tempo a disposizione…

Nei prossimi giorni dovrò spedire la Tag dal produttore per sistemare un piccolo inconveniente (si è bloccato il selettore di assistenza su “mid”) ed in più nei possimi giorni il tempo pare destinato a peggiorare, queste due circostanze mi convincono sempre più della assoluta necessità di questo giretto!

Esco presto, avevo alcune ore da recuperare, alle 15,10 sono sulla Nomentana, all’altezza di Via Regina Margherita

Proseguo su Via R.Margherita e, cercando di percorrere le vie meno trafficate salgo da Via Nizza fino a Piazza Fiume.

Costeggio le antiche mura Aureliane, costruite intorno al 270 D.C. per tentare di difendere Roma dagli assalti dei Barbari


Oggi le mura sono circondate in più punti da strade molto trafficate ( http://it.wikipedia.org/wiki/Mura_aureliane )

Poche pedalate ed imbocco l’ingresso di Villa Borghese, non sembra quasi di essere a Roma, o meglio, siamo in quella che dovrebbe o potrebbe tentare di essere questa grande e spesso contraddittoria città

Passo la Villa, oggi Museo che fu dei Borghese, al suo interno fra le altre cose, la meravigliosa Paolina Bonaparte del Canova
http://www.galleriaborghese.it/borghese/it/paolinab.htm
Il Museo Borghese

Proseguo all’interno della Villa passando per la fontana detta “dei cavalli marini”

E sono subito a Piazza di Siena, celebre fra l’altro per essere lo storico teatro dove si svolgono i caroselli dei Carabinieri a Cavallo

Entro nei giardini del laghetto di Villa Borghese, dove tre ragazze straniere in bici sono intente a fotografarsi con lo sfondo del romantico specchio d’acqua...
...io la foto la faccio al laghetto ed alla bipa...

Proseguo e lascio villa Borghese dal versante di Valle Giulia, zona di accademie ed ambasciate di alcuni stati esteri, nonchè sede storica della Facoltà di Architettura, della Galleria Nazionale d’Arte Moderna http://www.gnam.beniculturali.it/ e del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia http://villagiulia.beniculturali.it/
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna

L'accademia britannica

Il museo nazionale etrusco di Villa Giulia


Da Via delle Belle Arti, percorro la Via Flaminia, che mi condurrà attraverso porta del Popolo all’omonima e celebre piazza
Una foto alle chiese gemelle (che gemelle poi non sono) mentre le ombre cominciano ad allungarsi…
Le chiese "gemelle" di Piazza del Popolo


Da qui percorro via del Corso e noto con dispiacere lo stato attuale del bike sharing romano… funzioneranno ancora?

Via Frattina e sullo sfondo, Piazza di Spagna, sono già addobbate per il Natale…


Passo davanti a Palazzo Chigi

Attraverso ancora Via del Corso e, passata la suggestiva Piazza di Pietra, Arrivo fino al Pantheon
Pantheon


Un caffè al mitico Sant’Eustachio, il caffè più buono di Roma

E da qui a Piazza Navona, addobbata a festa con le storiche bancarelle natalizie

Una leggenda, molto popolare ancora ai giorni nostri, è legata alla rivalità tra il Bernini e l'altro grande maestro del barocco, il Borromini. Si tramanda infatti che la statua del Rio della Plata, nella centrale fontana dei fiumi (in basso nella foto), tenga alzato il braccio per ripararsi dall’eventuale crollo del campanile o della cupola della prospiciente chiesa di Sant'Agnese in Agone e per sorreggere i suoi resti; ugualmente la statua del Nilo si copre il volto per non doverla vedere (in realtà, la copertura della testa è dovuta al fatto che quando fu realizzata non se ne conoscevano ancora le sorgenti). Si tratta di un evidente anacronismo storico, poiché la fontana fu realizzata tra il 1648 e il 1651, mentre la chiesa di Sant'Agnese in Agone fu iniziata dal Borromini non prima del 1652
Bernini e Borromini a confronto

Acquisto un giocattolino in legno per la piccola e, dopo essere passato in precedenza davanti alla Camera dei Deputati, sfilo sulle ruotine da 12,5 pollici davanti al Senato
Il Senato

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Nel percorso passo da Piazza del Gesù, c’è un poco di venticello, ma qui è normale

( vedi leggenda del vento e il diavolo http://romaleggendaria.blogspot.it/2009/11/la-leggenda-di-palazzo-altieri-piazza.html)

Da qui al Campidoglio il passo è breve, la veduta che ingloba in uno sguardo L’altare della Patria, la chiesa dell’Ara Pacis ed il Campidoglio è veramente suggestiva

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Passo davanti all’altare della Patria (Amichevolmente detto da alcuni “la macchina da scrivere”)

...ed ammiro le altre due chiese quasi gemelle che si affacciano sui Fori Traianei

A Via dei Fori imperiali mi fermo al lampione 27 per un un pensiero ad Eva ed alle altre tante, troppe vittime della passione per le due ruote a pedali, che hanno subito incidenti o perso la loro vita a causa della mancanza di percorsi ciclabili e della guida incosciente di tanti utenti motorizzati della strada

http://www.romacheverra.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=1829:nessuno-tocchi-pi%C3%B9-la-bici-di-eva-ma-i-ciclisti-romani-non-vivono-solo-di-simboli&Itemid=57

Costeggio il Foro Romano

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Ed eccomi al Colosseo

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Ma dove si allenavano i gladiatori? Al Ludus Magnus (http://it.wikipedia.org/wiki/Ludus_Magnus)
Il "Ludus Magnus"

È a pochi metri dal Colosseo e quasi nessuno ci fa caso…da questa antica “palestra” attraverso un passaggio sotterraneo i gladiatori arrivavano nei sotterranei del Colosseo e successivamente entravano nell’arena per i combattimenti!

Proseguo costeggiando l’antica e bellissima basilica di San Clemente, costruita su tre livelli sovrapposti, al di sopra di alcune costruzioni romane, fra cui un notissimo mitreo sotterraneo
http://www.basilicasanclemente.com/
L'ingresso alla Basilica di S.Clemente


Eccoci davanti a San Giovanni, la Cattedrale di Roma (la sede Vescovile di Roma è infatti San Giovanni e non San Pietro come da molti spesso erroneamente pensato)

Si passa davanti alla bella e relativamente poco nota chiesa di Santa Croce in Gerusalemme

E, costeggiato il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e quello del corpo dei Granatieri, arrivo a Porta Maggiore
Porta Maggiore e la stravagante tomba del fornaio Eurisace

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Singolare è la storia della costruzione con i fori tondi davanti alla porta, è la tomba di Eurisace, un ricco panettiere dell’antica Roma che ha voluto che il suo sepolcro avesse la forma di un forno!
http://it.wikipedia.org/wiki/Sepolcro_di_Eurisace

Passo dal quartiere San Lorenzo e davanti all’omonima bellissima basilica, spesso al di fuori dei percorsi turistici perché associata unicamente al retrostante cimitero monumentale

Da qui, mentre ormai è sera, vado verso la Via Tiburtina, la nuova stazione, inaugurata da ormai più di un anno, è ancora una scatola pressoché vuota…
Il traffico serale è intenso

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Passo a trovare con una gradita improvvisata i miei genitori, ecco la bipetta in ascensore

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Piego la bipetta …e mi presento all’appuntamento per il calcetto in perfetto orario
Prima...

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...e dopo la piegatura

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Insieme alle borse del calcetto nel portabagagli dell'auto di un collega!

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Al termine del mio giro turistico sono le 17,15… in circa due ore fra pedalate, brevi soste e tratti a piedi, il percorso ha toccato alcuni interessanti punti, luoghi e monimenti di questa bellissima città.
La bipetta, come ormai non avevo dubbi e nonostante i 26,8 Km percorsi ha ancora 3 tacche su 4 di batteria, ovviamente per timore di rimanere "a secco" sul più bello, nei tratti in discesa e nei frammenti di percorso più leggeri ho pedalato di mio, ma sono ancora tutto sommato fresco… anzi, in modo del tutto anomalo, durante la partita a calcetto ho realizzato anche una doppietta, evenienza per me del tutto anomala!
Ancora 3 tacche, 26,8 Km ad assistenza media con vari tratti in muscolare...

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...A seguire pizza con gli amici, si torna a casa ed a nanna, davvero una bella giornata!

(Roma è grande e piena di attrattive turistiche, nella mia pedalata ne ho toccate solamente una minima parte, comunque appena possibile ricostruisco il tracciato per chi, di passaggio a Roma, volesse usarlo come spunto per farsi un giretto)

Ponti, acquedotti, Prenestina e Francigena del Sud... (By Leonardix - Gennaio 2012)

In questi giorni più o meno festivi ho approfittato del maggior tempo libero a disposizione e delle condizioni meteo a dir poco eccellenti per il periodo per fare qualche bella pedalata intorno alla zona di casa...

Il giro che segue, per i tratti in semplice sterrato, per le zone attraversate e per la presenza di resti antichi, mi ha ricordato spesso i giri classici del carissimo PilotaDD, a cui sono debitore per i suoi splendidi report, che hanno contribuito ad alimentare la mia voglia di bipa quando ero ancora appiedato, oltre che per lo straordinario giro sul tracciato della ferrovia abbandonata... ecco quindi il perchè, se ce ne fosse stato lo spazio, il titolo sarebbe stato in realtà "Ponti, acquedotti, Prenestina e Francigena del Sud ...(in parte)al modo di pilota!"

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A Rocca di Papa in una fredda mattina di Gennaio..

Sabato scorso, dopo un paio di weekend passati al chiuso sotto la pioggia, finalmente le previsioni danno tempo freddo, ma bello!
Mi affaccio alla finestra che il sole si è svegliato da poco e si diverte a disegnare le sue lunghe ombre radenti sulla vallata e sulle alture intorno casa.

I contadini in questo periodo ammassano e bruciano nei campi la potatura delle olive... l'effetto ottico visto dall'alto è quello di un nebbione assolutamente insolito per queste zone...

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Mò basta co 'sti Castelli... cambio rotta... al ninfeo Bramantesco di Genazzano!

Per quanto si tratti di semplicissimi report di ciclopasseggiate, è sempre un opera di scrittura, di racconto, di comunicazione... e per non annoiare il lettore ogni tanto bisogna pur cambiare argomento...

...E' per questo che così come nei locali da ballo di un tempo si alternavano i brani più movimentati con i lenti o con altri generi musicali, questa volta ho direzionato le ruote della mia Kalkhoff Agattu XXL impulse verso la vallata che separa il massiccio vulcanico dei Castelli Romani, da quello, con caratteristiche geomorfologiche completamente diverse, dei Monti Prenestini.
Siamo sempre nella zona immediatamente a Sud Est di Roma, fra i 25 ed i 50 Km di distanza dal centro della Capitale.


Obiettivo del giro il borgo di Genazzano, gradevolissimo paese in provincia di Roma, luogo di nascita nel 1365 di Papa Martino V Colonna e dell'ancor più famoso (per la sua partecipazione alla disfida di Barletta e per ragioni cinematografiche) Giovanni Brancalone de Carlonibus, detto Brancaleone, che qui visse e morì.

Vista da casa, la zona in cui si trova Genazzano è approssimativamente quella alle spalle della seconda fila di monti nella foto che segue


L'avvio è incerto, il tempo è bello ma fa molto freddo, tuttavia, nonostante una certa titubanza e gli sguardi a dir poco stupiti della consorte, mi vesto e parto!

Mi avvio attraversando strade di campagna poco trafficate, ancora non riesco a scaldarmi ...girandomi verso casa la tentazione di invertire la rotta è presente... ma mi sembra di aver capito che Pilota ha le bipe in manutenzione e così mi decido!
...Qualcuno dovrà pur pubblicare una passeggiata laziale questa settimana? Febbraio si preannuncia piovoso, così vorrà dire che la prossima la farà lui, che nelle ultime uscite ha provato l'ebrezza del fango sui copertoni!!!

Resisto al freddo pungente e proseguo ...così pian piano il riscaldamento ha il suo effetto e, complice la buona combinazione di intimo termico e giubbotto antivento, pedalare riprende ad essere un piacere!

Passo davanti all'uscita di S.Cesareo dell'autostrada Roma Napoli (lo segnalo per chi volesse ripercorrere questo tragitto - può essere un buon punto di partenza, facilmente raggiungibile e con possibilità di parcheggiare agevolmente la propria auto)


Proseguo attraversando per un breve tratto la Via Casilina e puntando dritto in direzione dei centri abitati di Zagarolo e Palestrina... la strada passa al di sopra della linea ferroviaria Roma-Cassino (chi volesse arrivare qui in treno da Roma può caricare la bici su uno dei frequenti treni che fermano a Zagarolo)

La campagna in questa zona è abbastanza costruita, ma ci sono ancora molti tratti di natura incontaminata e sopravvivono alcune piccole e caratteristiche costruzioni in tufo che servivano un tempo da ricovero e da abitazione agli agricoltori della zona... oggi sono ancora utilizzate ma per la sola funzione di rimessa agricola.

Attraverso il territorio di Zagarolo, cittadina che un tempo fu sede di principato sotto i Colonna e sotto i Rospigliosi- Pallavicini... anche qui il centro storico sarebbe sicuramente meritevole di una visita, ma il tempo è contato e l'obiettivo Genazzano ancora distante!

Lungo la strada mi soffermo ad ammirare il verde dei prati illuminati da un sole che tenta con poco successo di scaldare la giornata

Infatti pochi metri dopo, queste cataste di legna ancora all'ombra, sono circondate dal terreno ghiacciato...

La vallata che ho attraversato fino ad ora è continuamente solcata dai letti di numerosi fossi e torrenti, che ne hanno reso il profilo altimetrico un continuo saliscendi che rende la pedalata più varia ed a suo modo divertente.

Quando arrivo al cartello segnaletico di Palestrina la vallata è finita, il percorso da qui in avanti diventa collinare.


Traffico anche a Palestrina? non ci posso credere!!!

Supero la coda grazie alla maggiore agilità delle mie due ruote e scopro l'origine dell'ingorgo: è carnevale e alcuni piccoli carri si dirigono verso il centro storico ad allietare qualche festa per i grandi e piccoli abitanti del comune prenestino!

Ecco una veduta dell'abitato di Palestrina, sulla vetta Castel San Pietro (..aspettami che in primavera tocca anche a te!) mentre in primo piano Palazzo Barberini, costruito sull'antico Santuario romano dedicato alla Fortuna Primigenia - più in basso il campanile della cattedrale ed il centro storico.

Lungo la strada il solito sepolcro romano, questa volta a pianta quadrata...

...la gradevole chiesetta costruita dove nel 274 dopo Cristo morì decapitato il 18 agosto, Sant'Agapito, divenuto in seguito il Santo Patrono di Palestrina.

Proseguo lungo la strada che porta verso Cave, la frazione di S.Bartolomeo si compone di poche semplici case lungo la strada...

Di qui passava la linea ferroviaria Roma-Fiuggi, dismessa come la sua recentemente percorsa cugina nella Tuscia... anche qui si incontrano alcune gallerie, ma non sono percorribili!

Il paesaggio è cambiato, stiamo risalendo le colline e i dintorni sono molto meno costruiti, il bosco ed il silenzio accompagnano le mie pedalate... eccomi arrivato a Cave.

Il borgo è ancora ben conservato, questa una visione d'insieme del centro antico

Mentre questo è il paesaggio alle spalle del borgo...

Mi soffermo ad ammirare questo originale ed evocativo monumento al mulo, qui come in molte altre parti d'Italia utilizzato fino ad epoche recenti per far ruotare le pesanti mole in pietra di mulini per farina e frantoi per olive.

Passo la parte "nuova" di Cave, dove lungo la strada sono ammirabili alcuni gradevoli edifici in stile liberty e, forzando l'andatura per il poco tempo a disposizione, dopo alcuni chilometri di salite e discese arrivo finalmente alle porte di Genazzano! Le montagne che vedo sullo sfondo sono innevate e trasmettono tutto il loro freddo nonostante il sole sia ormai alto sull'orizzonte!

Un tratto di qualche km in discesa mi fa pensare alla salita del ritorno, ma ecco davanti a me Genazzano, sormontata dall'antico e recentemente restaurato, castello Colonna!

Una foto con bipa davanti a Porta Romana, porta di accesso alle antiche mura del borgo...

Mi dirigo verso il ninfeo bramantesco, la vera e propria tappa finale di questa pedalata, infatti, poco fuori dalla cinta muraria, in una valletta appartata solcata da un piccolo ruscello, si possono visitare le membrature architettoniche del cosiddetto Ninfeo del Bramante.
La struttura, d’impianto rinascimentale, presenta un fronte aperto su una loggia e tre serliane che separano il podio rialzato ed una sala ottagona ad uso termale;
Il complesso è ornato di conchiglie, oculi e nicchie, ed esprime tematiche bramantesche dei primi anni del Cinquecento, un gioiello architettonico che fu concepito certamente come luogo di rappresentazioni teatrali e di pubbliche feste e che, per ragioni non del tutto chiare, non venne mai portato a termine...

Visti dalla strada sembrano i soliti ruderi romani...

Lascio la bipa lungo la scalinata che conduce al ninfeo

Ed ecco svelarsi pian piano la meraviglia!

Monto l'aggiuntivo grandangolare, ma qui avrei voluto il fisheye (e l'abilità) di iw6cpk...

Il posto merita sicuramente la pedalata fatta per raggiungerlo!

E' singolare (ma forse non tanto...) che nello stesso istante in cui a pochi km da me, centinaia di migliaia di persone sono uscite di casa (in macchina) per fare la passeggiata domenicale all'interno di anonimi centri commerciali, un posto come questo sia completamente deserto...

Vorrei rimanere qui a lungo, ma si sono fatte le 11,30 e per tornare a casa ci sono più di 25 Km di salite e discese...

Ancora qualche foto...

Uno sguardo al centro abitato dall'interno del ninfeo... e si riparte!

La batteria è come di consueto ancora semipiena, il tempo comincia però a stringere, metto l'assistenza al massimo e mi dirigo velocemente verso casa, unica sosta in un alimentari aperto lungo la strada per rimediare ad alcune dimenticanze nella spesa familiare del giorno prima... qui faccio caso alla temperatura, a mezzogiorno in punto +2 gradi centigradi!

Arrivo a casa soddisfatto e nonostante i più di 50 km di saliscendi, per nulla dolorante... pian piano le mie gambe e le mie ginocchia cominciano ad abituarsi a questo nuovo e divertente modo di trascorrere qualche ora in posti gradevoli mantenendosi in forma!

Per chi fosse interessato, questo il percorso seguito (indicato a partire dall'uscita autostradale di S.Cesareo)

...e questo il profilo altimetrico del tutto (come vedete assolutamente non impegnativo salvo alcuni piccoli strappetti, ma mai in piano...)

Alla fine avrò macinato 50Km e spicci, batteria ancora a tre tacche su 5 .

Scusate l'assoluta mancanza di sintesi e complimenti per la tenacia a chi mi ha seguito fin qui!

P.S.: per chi volesse approfondire ecco il link al sito della Proloco di Genazzano, che si apre con un filmatino ben fatto e che contiene al suo interno, molte informazioni ed immagini utili per chi volesse programmare una giornata da queste parti! www.prolocogenazzano.it

Puntatina in Vaticano con la elettropieghevolina

Un poco per curiosità, un poco per l'attualità estrema della cosa, un poco per la forte astinenza da pedalata, un poco per rimettere piede (o meglio ruota) nell'area romana che condivido fra gli altri con Pilota (poi lui si espande a nord ed io a sud...) ieri, uscito dall'ufficio ad un orario decente e nonostante la giornata non ottima ed una attrezzatura fotografica di qualità scadente, mi sono avviato con la mia pieghevolina elettrica verso il centro, con l'obiettivo di passare il confine... quello con lo Stato della Città del Vaticano!

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