La bici come cane.....???? (socializzante) by Samame 2008
- Dettagli
- Pubblicato: Mercoledì, 14 Maggio 2014 07:06
- Visite: 1102
E' una esperienza comune questa per me nuova scoperta; la funzione socializzante della bici?? Premetto, mi è capitata, più volte nella mia vita, di possedere un cane e ho sempre apprezzato quanto l'animale rendesse più immediato e semplice un saluto e due chiacchiere con gli altri passanti, in un parco o durante una passeggiata. Sarà perché da brava campagnola d'origine il saluto mi sembra normale, sarà per deformazione professionale (ho lavorato molto nei servizi sociali con persone anziane e spesso sole), ma sono convinta che un sorriso, un saluto e, quando è possibile, due parole sono un modo semplice ed economico per creare benessere e un accenno di senso civico nel vicinato.
Cosa centra questo con la bici? Oggi sono andata molto a zonzo con la bici e di passaggio o ferma ai semafori ho ricevuto non pochi commenti sulla bici. Il mio zigzagare per Genova mi ha portata su per Corso Italia (passeggiata lungo mare), fino a Boccadasse;
Tanto per creare l'atmosfera. Mamme e nonni coi bambini che giocano, due ciclisti in sosta , un tipo che con fare d'artista e/o intellettuale che si fa intervistare seduto in modo scenografico su una barca. Un pescatore che si tira su la barca per la giornata. Insomma un piccolo quadro di un porticciolo nel cuore di una città.
I due ciclisti (lycra boys) hanno fatto finta di di non guardare la mia Helga (helkama) con mal celato interesse. Carezzando le loro smilze compagne (bici) come se cercassero conforto. O perdono.
Un nonno ha girato un torno alla Helga un paio di volte prima di chiedermi "Ma questo è legale" (chi sa perché? ) poi " ma le salite le fa" per finire con "quanto costa", Ho spiegato e decantato ma al ultima domanda lo ho perso. Tanto la moglie gli spiegava con impazienza che "quella non è roba da vecchi".
Una giovane mamma, in difficoltà con passeggino con neonato e bimba tutto rosa col bici ha approfittato dalla vista del mio casco appeso sul manubrio per spiegare alla piccola e già vanitosa bimba che il casco e importante. Le ho dato manforte ma dubito che ci siamo riuscite a convincere la mini barbie.
Intorno a me si fa vuoto, l'ora del pranzo si avvicina ed io mi metto il distesa al sole a guardare il cielo e il volo dei gabbiani, ascoltando il lieve risucchio del mare. Con la coda del occhio vedo una sagoma avvicinarsi alla Helga, di fermarsi a contemplarla. Non parla, io neanche. Dal muro sopra di noi giunge la voce di una donna "è uguale alla tua?" interroga, "no" informa lui. La mia curiosità si sveglia e mi tiro su a chiedergli se ha una bici elettrica anche lui. Si ha una Flyer, preso a Verona, come me. Ci scambiamo qualche parola, mi da il suo biglietto da visita, se posso mandargli il indirizzo del forum di cui parlo (già fatto ovviamente).
Anche a me viene la voglia di pranzare quindi mi rimetto in sella. Scivolo lentamente giù per la passeggiata di Corso Italia, a motore spento, con il stile da matura signora col citybike che immagino mi si addice, lasciando che tutti i signori più maturi di me mi sorpassano con slancio nel loro immaginario probabilmente virile. Un signore anziano dopo il sorpasso si ferma, mi guarda passargli davanti, mi sorpassa di nuovo e mi fa cenno di stop. Un sorriso, cosa vuole? Gli specchietti dove li ho presi? Spiego e lo saluto. La passeggiata finisce e mi tocca lanciarmi nel traffico con fare che tanto vorrei fosse scattante e sveglio come lo è nella mia fantasia. Ma meglio essere realisti va, una prudente lotta per la sopravvivenza e già qualcosa.
Ecco, spero di non essere bannata per prolissità. Prometto di non farlo più (o troppo spesso...). Ma tornando alla domanda iniziale, anche a voi capita che la bici diventi un pretesto per due chiacchiere ? E, se si, vi fa piacere?