Job e il cicloturismo estremo in Appennino
Un report di Job di maggio 2007!!!
Dalla vacanza sull'appennino tosco-romagnolo (sulla linea d'aria Imola-Firenze) niente reportage particolari, ho tratto sostanzialmente 2 esperienze: una "transappenninica" di cui riferiro' in un post a parte e una sorta di "cicloturismo estremo", per altro non cercato, semplicemente qui sono pazzi... indicano piste per mountain bike che sono sentieri per le capre...
Prima considerazione, in questa zona non c'e' un metro di pianura, è tutto un saliscendi di strade e stradine immerse in una natura meravigliosa...
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C'e' solo l'imbarazzo della scelta: stradine asfaltate deserte, percorsi segnati per mtb, e molte ippovie... io ho "assaggiato" un po' di tutto...
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In particolare mi sono cimentato in percorsi ben segnati per MTB, ma ho subito scoperto che si tratta di percorsi "durissimi" con pendenze a volte esagerate e in cui danno per scontato che in certi tratti ti porti la bici in spalla, in particolare un percorso di 50km denominato "la corolla delle ginestre".
Sono così riuscito (si fa per dire) finalmente a mandare in blocco il panasonic su questo sentiero dalla pendenza esagerata... ho messo prima e turbo, ma ad un certo punto ho dovuto alzarmi sui pedali e il pansonic si è ribellato spegnendosi...
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Particolare della zona è la cosiddetta "vena del gesso", ovvero ogni tanto affiorano nel verde prepotentemente roccioni di questo minerale e ovviamente i sentieri ci vanno sopra (roba quasi da rocciatori altro che bici elettriche)
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Ma Job e il carrarmatino non si spaventano facilmente, lo sapete, e ci provano lo stesso arramicandosi come capre...
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Viste le difficoltà dei tracciati per mtb (ps- le mtb che mi hanno seguito in questi sentieri non si comportavano certo meglio della mia t4, salvo pesare 10kg di meno che non guasta quando c'e' da spingere), ho pensato di addentrarmi sulle ippovie. Il cavallo non è forse il parente più prossimo della e-bike?
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Devo dire che qui stanno facendo un gran lavoro per favorire il trekking a cavallo, molti agriturismo sono organizzati per ospitare il passaggio di uomini e cavalli e nei percorsi si trovano pozze d'acqua e distributori di mais.
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Sì pero' sti cavalli devono essere belli robusti perche' anche questi percorsi si sono rivelati "tremendi"...
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Poi dal nulla spunta magari una chiesetta come questa...
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Credenti o non credenti è d'obbligo ringraziare la madonna per avere ancora la bici intera e non aver forato...
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Ma rientrare al tramonto in agriturismo per colossali mangiate "biologiche" è una vera libidine....
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Considerazioni finali:
1) ennesima riprova di quanto sia robusta e assemblata benissimo la Flyer T4 (certe foto non le pubblico, altrimenti mi salta la garanzia).
2) Solo con una bici a pedalata assistita si può fare un cicloturismo estremo come questo: se è vero che una buona e leggera mtb sembrerebbe più adatta anche perche' più leggera... avrei potuto farlo un giorno solo e poi avrei passato il resto della vacanza sul dondolo dell'agriturismo a riprendermi.
3) I ciclisti compagni di ventura (con completo da ciclista e tanto di guanti), il giorno dopo di una gita si lamentavano del "fondoschiena", il sottoscritto abbigliato con polo e pantaloni leggeri per trekking montano, era fresco come una rosa pronto per nuove avventure.
4) Ottima la borsa frigo sul manubrio, non mi ha mai dato fastidio e avevo sempre a portata d'occhio la cartina e a portata di mano bibita fresca, cellulare, fotocamera.
Link al report su Jobike!