Job e la ''transappeninica'' successo o fallimento?
Un altro report di viaggio "storico" del pioniere Job, datato maggio 2007!
Allora, nella mia vacanza sull'appennino tosco-romagnolo, ho dedicato una giornata per una lunga percorrenza sfruttando il potenziale delle due batterie al litio. L'idea era di raggiungere Firenze partendo dalla località di Tossignano dove alloggiavo presso un agriturismo. Purtroppo non solo non ho raggiunto Firenze, ma per la prima volta sono rimasto a "secco" di batterie a 3 km dall'arrivo (tutta salita tra l'altro, sigh!!!).
Il perchè della debacle è riassumibile in questo disegno:
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Questo può essere un esempio di percorso appenninico, in poche parole non c'e' mai un metro di pianura (scordatevi accorgimenti risparmiosi tipo effetto onda ecc.) e inoltre chi saprebbe indicare con precisione la metà della strada in senso di equilibrio tra salite e discese? Il sottoscritto ha semplicemente girato la bici per rientrare all'esaurirsi della prima batteria, non calcolando che il ritorno avrebbe potuto essere più duro del previsto (anche scendendo una valle, ci sono sempre saliscendi, difficile trovare una discesa continua, senza parlare che di sera si alza un vento che percorre le valli verso i monti.
E dire che sospettando il peggio, ho scelto di scavallare l'appennino all'andata sul passo della Sambuca che è oltre 1000 metri, mentre il ritorno sul passo del Giogo che è sugli 800. Quando in cima al Giogo ho visto che avevo ancora una sola misera tacca della seconda batteria, mi sono venuti i brividi... Vi assicuro che fare gli ulimi 3km di salita senza batterie (ho provato pure a rimettere su la prima batteria nella speranza che si fosse ricaricata da sola!) dopo 127km e due passi appenninici, ho visto i sorci verdi e in un drittone al 20% mi sono attaccato con un braccio al finestrino di una jeep...
Comunque sia, 130km in 7h30m con due passi montani non posso considerarlo proprio un insuccesso.
Confine Romagna/Toscana
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Visita alla chiesetta di S.Apollinare dal campanile romanico...
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Inizio salita passo della sambuca, è una strada bellissima e non vi passa anima viva...
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Fa un caldo, almeno 30 gradi e la natura è in piena esplosione:
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La salita non è dura ma sembra non finire mai...
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Già da un po' puntavo questa croce pensando fosse la sella del passo, ma aimè mi sbagliavo...
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Ignaro di dover risparmiare le forze, zompetto fin sulla croce per fare una foto...
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Finalmente sono sul passo:
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Inizia la discesa che nella mia mente mi dovrebbe portare dritto a Firenze senza più uno sforzo, ma non è così, dopo una picchiata la strada risale di nuovo come fossero montagne russe e c'e' un altro piccolo passo a ben 1036 m.s.m.:
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Arrivo a Borgo San Lorenzo e l'ultima tacca della prima batteria lampeggia, qui capisco che mi tocca tornare indietro, qualcun altro porterà i bacioni a Firenze...
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Passando per il mitico autodromo del Mugello, attacco la salita del passo del Giogo con buona lena, forse troppa... arrivero' su con 2/3 della secona batteria consumati.
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Mi lancio in discesa, ma mentre i primi chilometri li faccio a tutta birra, poi riprendono i maledetti saliscendi, qui fervono i lavori per il TAV
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Finchè arrivo a Castel del Rio a una dozzina di km dalla meta e qui mi fermo a rimirare il ponte degli Alidosi, architettura veramente ardita e il palazzo degli Alidosi che ospita il museo della guerra.
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Incontro anche un corteo di vecchie signore tutte antecedente il 1940 che sfidano anche loro l'Appennino:
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Bellezze senza tempo...
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Chissà perchè da qui in poi non ho più fatto foto...grrrrrr! pant! pant!
Alla prossima.
Link al report su Jobike!