Pix – gran premio della montagna (by Pixbuster) 2009

Un report "storico" del mitico Pixbuster, datato 2009!


Stavolta ho voluto superare me stesso affontando un percorso con salite impegnative (per me): sono andato a vedere il Ponte di Veja, un imponente arco di roccia nei Lessini


Sono partito con il doppio “serbatoio”: la Litio 10Ah 37V in funzione e la Piombo 14Ah 36V sul mio speciale portapacchi

Per arrivare alle salite, mi sono sorbito 22 (+22 al ritorno) km in pianura

Da qui in poi ci dovrebbe essere un tratto in falsopiano al 2-3%
Ma l’inizio di questo tratto è poco falso e vera pendenza

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Sette chilometri di pendenze varie ma mai faticose e si arriva a Negrar
PATRIA DEL RECIOTO e dell’AMARONE

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(la foto è inquadrata male perché l’ho fatta mentre pedalavo nel traffico e non perché mi ero fermato all’enoteca)

Da qui in poi le salite cambiano tono : 9 km con una pendenza media del 5.7%

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ma è la solita fregatura delle medie perché il percorso ha pendenze molto variabili e si passa dalla leggera salita a muri del 15 e anche qualche breve tratto al 20%, con un tratto di quasi due km stabile al 9-10%;

Per non consumare troppa corrente, cercavo di tenere il regolatore a valori piuttosto bassi, diminuendo la velocità sui 13-15 km/h e viaggiando con i rapporti più corti

Ma al primo “muro” ho dovuto abbandonare questi bei propositi e ho dato tutta manetta con l’amperometro acceso sul rosso che mi segnalava perentoriamente il fiume di ampere che stavo utilizzando (per la precisione 12 viaggiando a 9-10km/h)

Confesso che ho temuto di non farcela perché in quei tratti al 15 % non avevo più riserva di motore
La spinta che esercitavo sui pedali era decisa ma non tanto da farmi battere forte il cuore e provocarmi il fiatone: e la volevo tenere così perché mi aspettava quasi un’ora di sforzo per arrivare allo scollinamento
Però, nonostante l’aria frizzante, ho sudato !

Quando sono arrivato a Fane, ho capito che mi stavo alzando di quota come un jet al decollo


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e mi è apparso in lontananza il luccicare del lago di Garda (a 25km di distanza)

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A quota 627, la Litio ha gettato la spugna proprio in un tratto pesante, a due km dallo scollinamento


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ho ignorato il segnale rosso fino al primo tornante dove potevo fermarmi senza farmi “stirare” dalle arrancanti automobili

Rapido cambio di batteria, bevuta di acqua fresca che avevo preso alla fontanina del mio paese (molto buona) e via di nuovo

Quando la pendenza è scesa al 5% mi sembrava di volare

Poi finalmente lo scollinamento a Giare (dove c’è una fornitissima salumeria che vende il formaggio Monte Veronese Dop) a quota 753

E via per una discesa con poche curve e piuttosto ripida dove ho dovuto chiudere accuratamente il gilet imbottito e su cui ho stabilito il record di velocità del percorso a 42.6 km/h
La frisbina voleva andare più forte ma c’erano troppe irregolarità sull’asfalto e troppe curve e più di così non me la sono sentita

Ed ecco arrivato al Ponte di Veja: c’è un grande piazzale in cui si può percheggiare e da li si va con un breve sentiero largo e ben tenuto ai punti panoramici

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Hanno anche ricostruito una casa del Neolitico perché la zona, ricca di grotte, è abitata fin dagli albori della razza umana

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La titolare del ristorante, molto gentile, mi ha preparato un panino con la “soppressa” (un salame molto morbido e a grana grossa) fatta da loro: buonissimo ed energetico

Poi ho deciso di tornare passando sull’altro versante della valle
E per farlo ho dovuto raggiungere quota 774 (dai 620 a cui ero)
Solo che il primo tratto – quando ancora stavo assimilando il buon panino – era ancora una volta un muro al 15-20%
(il GPS mi ha segnalato un tratto al 28% ma lo ha fatto solo per farmi piacere, perché non sono sicuramente andato oltre al 20)

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Nel tratto in discesa contavo di far salire la media, invece la strada ha forti pendenze ma un sacco di curve e tornanti
Però c’erano begli scorci e si viaggiava nel verde; e l’aria era deliziosamente fresca (ehm a tratti anche troppo)

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Ho potuto viaggiare più velocemente nel tratto in falsopiano

Quando poi sono tornato in pianura, ai miei soliti 23-25km/h, mi sembrava di essere diventato una lumaca

Allo scadere degli 80 km percorsi, sono arrivato a casa con la Piombo a più di mezza carica
I muscoli segnalavano che avevo fatto un bel percorso ma non erano affaticati

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e qui c’è tutto il dettaglio del percorso

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Piccola nota: sul tratto a fondo valle ho incontrato regolarmente bici da corsa, ma in tutto il tratto in salita non ne ho vista nemmeno una, nemmeno mezza, nemmeno un quarto

Eheheeheheh come stiamo bene insieme io e la mia frisbina !!!!!!


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Link al report su jobike!

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