Dopo i lauti pasti del Natale sono stato in palestra... ma era piccola: Palestrina!

Eh, sì, mi sono detto... ma che solo fabiobt e Bengi possono andare in palestra?

Ci voglio andare anch'io!

Così prendo la bipa e non sapendo minimamente quale possa essere la "palestra" ufficiale dei ciclisti di zona, mi dirigo verso il luogo che nei dintorni più le si assomiglia... una palestra, che quando è piccola, diventa "Palestrina", che altro non è che il nome moderno dell'antichissima città di Praeneste, posta ai piedi dei monti Prenestini, che dalla città hanno preso il nome!

Dopo l'incipit con una battuta di livello così scadente inizio il report vero e proprio...

Percorro un tratto della Via Casilina


Poi giro a sinistra sulla statale 155 Prenestina Nuova che mi porta ai piedi della cittadina...


A Palestrina, o meglio a Praeneste, sorgeva l'immenso santuario detto "della fortuna primigenia", di seguito una ricostruzione di come doveva apparire

Occupava un'area vastissima ancora oggi riconoscibile nel tessuto urbano della citta!

Salgo fino al punto più alto dell'abitato, qui era l'area sacra del santuario, trasformato in palazzo dai Barberini ed oggi Museo Nazionale...


Oggi è l'ultimo sabato dell'anno di "una notte al museo" e nei musei statali si entra gratis!!!
Ottima occasione per tornare ancora una volta in questo strepitoso museo palazzo santuario, purtroppo poco conosciuto e visitato dal grande pubblico...

Bassorilievi e sculture di pregio (Bassorilievo dell'Imperatore Traiano in trionfo)

Sale dai soffitti affrescati, con le pareti originali del santuario romano, le basi delle antiche colonne visibili nel pavimento a tratti trasparente e collezioni di statue, monete, gioielli ed ex voto degne di nota!

Fino al capolavoro massimo custodito nel museo, il "mosaico nilotico":
una grande carta geografica dell’Egitto in veduta prospettica, in cui è raffigurato il Nilo durante l’inondazione, nel suo percorso dall’Alto Egitto, ai confini con l’Etiopia (in alto), fino alla costa mediterranea (in basso)

Rimango sempre incantato di fronte alla finezza dei particolari di questo mosaico fatto di tessere talmente piccole da non essere distinguibili ad una certa distanza!

I tempi sono stretti, devo tornare con la luce del giorno, termino la visita dell'area coperta del museo per visitare l'area archeologica antistante, per arrivarci si scendono queste scale, che partono in aderenza alla facciata concava del palazzo, formando un teatro il cui fondale dopo la vallata, è dato dalle alture dei Castelli Romani


Al centro uno scenografico pozzo

Scendo le ripide scale che portano all'area della terrazza degli emicicli


Arrivo alla terrazza, dove aveva sede il culto oracolare e vi si trovavano il pozzo sacro e la statua della Fortuna che allatta Giove e Giunone bambini, il pozzo è quello di cui si vede sulla destra la recinzione, intorno una bellissima esedra porticata in parte ancora in piedi!

Questo è l'aspetto distorto dall'effetto panorama, dei ruderi visti dal basso, sono veramente imponenti!


Quando esco dal complesso la luce su Palazzo Barberini annuncia il tramonto imminente


Una foto ad un ingresso laterale del palazzo/museo/santuario con un antico torrione in pietra calcarea


Si è fatta l'ora...


Si avvicina l'anno nuovo e, prima di rientrare verso casa, dal tempio della Fortuna Primigenia, in un luogo dove anche i negozi di alimentari parlano della dea bendata, con qualche giorno di anticipo auguro a me stesso ed a tutti voi un 2014 sereno, felice e se possibile accompagnato da tanta fortuna!

p.s.: un report "atipico" sicuramente, perdonatemi... molto poco ciclistico, su un solo luogo, senza foto con la fedelissima agattu-impulse e con la maggior parte delle immagini scattate "a piedi" (oltretutto col cellulare quindi mi scuso della qualità non eccelsa) ma Palestrina ed il suo santuario sono quei luoghi del cuore che meritano sicuramente uno strappo alla regola!
Spero vi sia comunque piaciuto il "pomeriggio al museo"

Ancora ciao, L.

 

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